1 Gennaio 2021 – Ottava del Natale

“La cultura della cura come percorso di pace” è il tema scelto dal santo Padre per l’inizio di questo nuovo anno, immerso ancora nell’incertezza che ha accompagnato quasi tutto quello precedente. Siamo tuttora circondati da diverse situazioni molto problematiche: oltre quella sanitaria, quella climatica, alimentare, economica, migratoria e non ultima anche spirituale.

Accanto ad infinite testimonianze di carità e di solidarietà – fa notare papa Francesco – hanno ripreso slancio la cultura dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro, oggi spesso prevalente: “questi eventi ci insegnano l’importanza di prenderci cura gli uni degli altri e del creato per costruire una società fondata su rapporti di fratellanza”. Non si genera pace senza avere cura.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera dicendo: RENDI SERENI I NOSTRI GIORNI !

“Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù” ci augura san Paolo: dopo aver contemplato, entro la storia del popolo eletto, la nascita di Dio che si presenta come un bambino, confrontiamoci con il suo sentire. Liberaci da ogni impaccio dovuto all’egoismo. PREGHIAMO:

Tra i sentimenti di Gesù, papa Francesco indica al mondo, iniziando un nuovo anno, l’impegno di avere cura: “con il dono della sua vita e il suo sacrificio, ci ha aperto la via dell’amore e dice a ciascuno: Seguimi. Anche tu fa’ così!”. Ravviva in noi questo proposito. PREGHIAMO:

Si sente definire “orribile” l’anno ormai passato, ma il Signore ogni giorno ha elargito i suoi doni e a ciascuno ha rinnovato l’appello ad essere “fratelli tutti”. Le sofferenze vissute hanno richiamato il valore di diverse virtù. Insegnaci sempre a riconoscere anche il bene. PREGHIAMO:

Accanto a milioni di malati, ecco migliaia di volontari che hanno reso il dramma mondiale più sopportabile. Cresca nel mondo la gratuità che soccorre gli uomini, tutti “sulla stessa barca”, e Gesù risorto accolga accanto a sé i nostri parrocchiani e tutti i defunti nel 2020. PREGHIAMO:

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27 Dicembre 2020 – San Giovanni Apostolo

La verità e la bellezza della condivisione che il Signore offre alla nostra vita è rappresentata bene dai testimoni che la Chiesa pone accanto al presepe: Stefano, il primo martire, che restituisce a Dio la vita nel servire, e oggi Giovanni, “il discepolo che Gesù amava”, come si definisce nel suo Vangelo, in cui mostra come la luce di Dio rischiara le ombre dell’uomo.

Entrambi hanno creduto e hanno parlato, hanno amato e hanno vissuto: infatti, ci ricorda san Paolo, “con il cuore si crede e con la bocca si dà voce alla fede” che ci rende partecipi della vita e del destino di Cristo. “Chiunque crede in Lui non sarà deluso e chi invocherà il suo nome sarà salvato”: questi amici di Gesù ci aiutino a tenere saldamente unita la vita alla fede.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera dicendo: LA VITA RIVELI LA FEDE !

L’esperienza del discepolo è sempre un cammino, un seguire il Maestro senza condizioni: questo Gesù risorto ribadisce a Pietro e a Giovanni. L’appello fiducioso e appassionato, “Tu seguimi!”, rivolto di nuovo oggi a noi, ci renda pronti ad una convinta disponibilità. PREGHIAMO:

Non possiamo accettare che la relazione con il Dio fatto Uomo sia vissuta in modo forzato o per imposizione: la vera fede manifesta una scoperta, un’appartenenza e un annuncio, come san Giovanni confida scrivendo. Cresca in noi la franchezza e l’audacia del credere. PREGHIAMO:

La fede non può neppure essere solitaria, privata, ma tende alla comunità, a diventare un “noi”, un insieme, a partire dalla Parola vivente, Gesù, che chiama e raduna. Il senso della Chiesa, ossia dell’unità, prevalga sulla tentazione di credere e vivere per conto proprio. PREGHIAMO:

Sosteniamo con la preghiera i volontari e i gruppi che in questi mesi si stanno dedicando al servizio dei malati e dei poveri e offriamo l’intercessione affinché MARIA ASSUNTA MOI, MICHELE TRICARICO, NICOLA SCIASCIA, PIERO GAZZOLA, STEFANO SETTE, GRAZIELLA AROSIO e tutti i defunti ricevano, dal Creatore e Padre, Vita nuova e felice. PREGHIAMO:

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25 Dicembre 2020 – Natale del Signore

Diverso da tutti gli altri questo Natale, ristretto ma probabilmente più profondo, e diverso da tutti gli altri anche il presepe rappresentato dai bambini che stanno muovendo i primi passi verso la fede: intorno all’unico Bambino, Gesù, ecco tante figure di Maria e di Giuseppe, che ciascuno di loro ha immaginato e disegnato, per accoglierlo e custodirlo.

Lo spunto è veramente sorprendente e nessun adulto lo avrebbe forse saputo ideare. Nel silenzio del disegno, ci viene detto: in questa situazione e in questo tempo, ciascuno cerchi di essere come Maria o come Giuseppe per ricevere e per portare Gesù, per farlo vivere e per annunciarlo, in modo che nessuno lo pensi distante o ritenga di essere lontano da Dio.

don Paolo

Partecipiamo alla preghiera dicendo: ATTIRACI A TE, SIGNORE !

La fragilità del Bambino che nasce a Betlemme è il segno distintivo di questo strano Natale, che ci trova distanziati e preoccupati. Contemplando il Dio fatto uomo è chiaro il messaggio: tutti abbiamo bisogno di ricevere e di avere cura. Aiutaci a riconoscere questo. PREGHIAMO:

Non siamo certo noi a dare gloria al Signore – ci dice anche oggi la Parola di Dio – ma è Lui che dona luce e dignità alla nostra vita, magnifica e drammatica. Infondici il proposito di prolungare la gioia natalizia in un incontro costante che accresca la sintonia con Lui. PREGHIAMO:

“Un Natale meno scintillante non è un Natale meno autentico: ricerchiamo nel nostro spirito – scrivono i Vescovi italiani – quello che conta realmente e ci rende uniti a chi amiamo e ciò che è davvero indispensabile”. Regaliamoci a vicenda le riflessioni pensate. PREGHIAMO:

In questo Natale, per la prima volta diciamo: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore”. Non basta evitare conflitti e rancori, ma occorre una vera dedizione perché il mondo sperimenti la pace. Nessuno si senta trascurato da noi e da te. PREGHIAMO:

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20 Dicembre 2020 – Domenica dell’Incarnazione (anno B)

L’annuncio che, con la voce del terzo profeta chiamato Isaia, Dio indirizza al suo popolo è una promessa di fedeltà e di futuro: “Ecco arriva il tuo salvatore e tu sarai chiamata ‘ricercata’, ‘città non abbandonata’”. L’ultima domenica dell’Avvento è in realtà già una gioiosa vigilia: contempliamo Colei che, con la sua libera e totale adesione, si fa tramite del compimento.

Come rendere percepibile e viva oggi da parte nostra la presenza del Signore? Se lo chiedeva già san Paolo, che lancia la sua proposta: attraverso la serenità e l’amabilità, radicate nella fede. Soprattutto in questo periodo, in cui siamo costretti a rinunce e a sviluppi imprevedibili, ci doni vigore e costanza la certezza che il Signore è vicino per ricolmare di grazia e di pace.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera dicendo: TI DESIDERIAMO: VIENI, SIGNORE !

Alle soglie del Natale, Maria ci suggerisce discretamente il vero modo di celebrarlo: quello di lasciare la porta aperta a Dio, affinché entri nella nostra vita e colmi quel vuoto che spesso ci rimane dentro. All’ombra del suo Spirito crescano in noi fiducia e coraggio. PREGHIAMO:

Sentiamo il bisogno, nelle prossime feste, di placare le domande e le ansie che il contagio in corso ci ha suscitato. La vicinanza del Signore annienta ogni virus: il legame con Lui ci renda lieti e amabili anche nella prova e assetati di tutto ciò che è buono, vero e giusto. PREGHIAMO:

La verginità e il celibato nella consacrazione religiosa o sacerdotale sono carismi preziosi perché manifestano, nella singolarità, quella grazia che diventa feconda come amore che serve in totale gratuità. Gli sposi cristiani trovino nei consacrati un riferimento significativo. PREGHIAMO:

“In ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere e suppliche e la sua pace vi custodirà” ha scritto san Paolo. Invochiamo per chi ne è privo la salute, il lavoro, la serenità e per GIOVANNI IERARDI, MARCO CEDERLE e i defunti la beata eternità. PREGHIAMO:

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13 Dicembre 2020 – Quinta Domenica di Avvento (anno B)


Giunti ormai molto vicini alla celebrazione natalizia, ci lasciamo guidare dai quesiti che il Vangelo pone in relazione a Giovanni Battista. Il primo riguarda proprio il Precursore cui la gente chiede: “chi sei tu?” Il secondo lo pone lui riguardo a Gesù, sottolineando il fatto che i suoi discepoli non lo conoscono: sarà quindi giusto chiedersi anche “chi è Gesù?”

Sono domande che ci accompagnano fin da bambini ma che non possono essere mai risolte in modo definitivo, avendo bisogno di un’attenzione e di un discernimento costante. Quanto più sarà centrale l’identità del Signore nella nostra esistenza, tanto più sarà facile anche definire noi stessi come suoi “precursori”, seguaci e testimoni, ossia discepoli e poi apostoli.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera dicendo: RENDICI VOCE E SEGNO DI TE !
La Parola di Dio, che si è resa visibile in Gesù, ha bisogno di voci affinché possa risuonare senza tregua per poter colmare e allietare ogni esistenza. Mai avvengano in noi né silenzi colpevoli, dovuti all’incredulità o alla paura, né l’annuncio di pensieri e progetti alternativi. PREGHIAMO:

A proposito di Gesù, Giovanni Battista afferma: “In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete”. In effetti Gesù non aveva ancora iniziato la sua missione. Ma forse neppure noi lo conosciamo ancora. Donaci sintonia con Lui nell’ascolto e nella pacata meditazione. PREGHIAMO:

“Non giudicherà secondo le apparenze e prenderà decisioni eque per gli umili della terra”: così Isaia scrive a proposito del Messia del Signore che verrà. Insegnaci a valutare e a scegliere con responsabilità e convinzione, facendo tesoro delle indicazioni del Vangelo. PREGHIAMO:

Nel brano di Isaia sono ricordati i doni dello Spirito santo: rinnoviamo la richiesta della sapienza di vivere, della conoscenza del Signore e della fortezza per chi è malato o affranto. Lo Spirito doni eterna pace ad ADELE PINCA, MARIA SASSANELLI e ai defunti. PREGHIAMO:

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8 Dicembre 2020 – Immacolata Concezione di Maria

A metà del cammino di Avvento la liturgia ci invita ad alzare lo sguardo e a contemplare in Maria, preservata dal peccato, la pienezza della sua opera, che si realizza per noi attraverso l’Incarnazione del Signore e il dono riparatore e fortificante dello Spirito santo. Noi la invochiamo affinché “preghi per noi peccatori adesso” nella lotta che affrontiamo ogni giorno.

Maria si è affidata interamente all’iniziativa di Dio, “come una docile vela condotta dal soffio dello Spirito”, dice un antico inno che proclama le sue lodi. Anche per ciascuno di noi è già in corso da tempo l’iniziativa di Dio. Essa ci sorprende ogni volta che riusciamo a riconoscerla e aspetta il nostro fiducioso consenso: “Eccomi! Si compia in me quello che Lui ha detto”.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera dicendo: CONFIDIAMO IN TE COME MARIA !

Come narrano i Vangeli, la piena fiducia sostiene la Vergine Immacolata nel vivere tutti i momenti, per quanto diversi, della sua vita. Essa fa posto a Dio, ricorda e medita senza scomporsi. Guidi ora la Chiesa ad attendere collaborando il compimento dell’opera di Dio. PREGHIAMO:

“In ogni situazione c’è la possibilità di scegliere il bene, di decidersi ad amare, di mettere mano all’impresa di migliorare le cose e di contribuire ad aggiustare il mondo”. Maria ci faccia dono dei suoi sentimenti e desideri affinché tutti e tutto siano in armonia con Dio. PREGHIAMO:

Il Dio che continua a farsi prossimo possa ricevere stabilmente spazio, tempo, desiderio e visibilità nella nostra vita, sull’esempio della Vergine Madre. Ricolmi di fede e di luce la vita di ELISABETTA, che nel Battesimo riceve il dono del suo Spirito, e delle nostre famiglie. PREGHIAMO:

Le figure di sant’Ambrogio e della Madonnina sulla sommità del Duomo sono simboli della Chiesa e della città aperte a tutte le genti. La loro intercessione favorisca l’amicizia sociale e la crescita della solidarietà affinché per tutti sia dignitosa la qualità della vita. PREGHIAMO:

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6 Dicembre 2020 – Quarta Domenica di Avvento (anno B)

L’agnello e l’asino sono due icone che nel percorso biblico annunciano l’avvento del Messia, del Salvatore del popolo che Dio si è scelto affinché sia luce per le nazioni. Entrambi gli animali sono evocati oggi dalla Parola per indicare l’offerta e l’umiltà di Colui che, “nel nome del Signore”, come suo inviato, entra nel mondo, raffigurato nella centralità di Gerusalemme.

E’ l’unica volta che il Vangelo riferisce sulla bocca di Gesù il termine “Signore” per indicare se stesso e questo attesta la sua consapevolezza di entrare nella storia per compiere, con tutte le sue facoltà, l’opera del Padre, amando e sostenendo la vita fino alla fine, anzi oltre la morte. Dinanzi a Gesù, il Signore, ogni ginocchio si pieghi e ogni lingua proclami: “Benedetto!”.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera dicendo: TI VENIAMO INCONTRO, SIGNORE !

Ogni venuta del Signore è accompagnata non da pretese, ma da un invito a collaborare: “il Signore ne ha bisogno”. Egli vuole operare insieme con noi per dare vita al mondo, per rialzare, ravvivare, ricreare. Rendici sempre presenti quando intuiamo la sua vicinanza. PREGHIAMO:

“Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù”, scrive san Paolo nel suo scritto più antico. Decisivo è “sovrabbondare nell’amore verso tutti”. Ogni giorno e non solo a Natale disponici ad amare e a trattare come tu ci cerchi e ci attendi. PREGHIAMO:

“La pandemia ha decretato il fallimento dell’individualismo – ha detto l’Arcivescovo nel discorso alla città per sant’Ambrogio – e chiede di scrivere una storia migliore. Serve una visione che apra la via della condivisione dei compiti e della decisione, del ‘tocca a noi!’”. Guidaci a superare insieme l’emergenza sanitaria, economica ed anche quella spirituale. PREGHIAMO:

Il Signore, che vuole arrivare dappertutto per dimorare in ogni vita, renda numerosi, forti e umili i missionari e accolga nella Gerusalemme celeste PROPERZIA GIGLIOTTI, GIUSEPPE VITOLLA, UMBERTO BRUSONI, ROSA IACUZZO, GIANFRANCA RANCATI e tutti i defunti.

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29 Novembre 2020 – Terza Domenica di Avvento (anno B)

Il Vangelo non lo si ascolta soltanto, lo si vede anche: così affermava il nostro padre sant’Ambrogio. Infatti non è difficile immaginare le scene che i brani evangelici descrivono e nelle quali sono raccolti sia gesti nuovi e inattesi sia il compimento delle antiche promesse. Spesso viene fatto notare come l’agire di Gesù rispecchi fedelmente l’opera del Padre celeste.

Il messaggio della Parola in questa terza domenica di Avvento unisce le origini, ossia la roccia di Abramo da cui siamo stati estratti – come dice Isaia – alla centralità di Gesù, figlio e testimone del Padre e nostro fratello, e al nostro compito di attraversare la vita diffondendo la conoscenza e “il buon profumo di Cristo” affinché la sua gloria sia da tutti condivisa.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera dicendo: VIVA IN NOI LA TUA PAROLA !

“Ascoltate, guardate, testimoniate!”: su questi tre imperativi insiste oggi con forza la Parola di Dio, tracciando così il cammino. Concedici di entrare nell’esperienza della fede a partire dalle tue rivelazioni e di rendere vero e facile anche ad altri l’avvicinamento a te. PREGHIAMO:

Nel Battesimo e nella Cresima siamo stati unti, cioè consacrati, con il Crisma, olio misto a profumo, per diffondere ovunque – come dice san Paolo – la tua soave presenza. Il nostro passaggio possa lasciare, nell’arco di ogni giornata, tracce di bellezza, di fiducia e di bene. PREGHIAMO:

Questo tempo di distanziamento ravviva il desiderio di rapporti sinceri e significativi, ispirati non da interessi ma dalla gratuità. Nessuno è un’isola e tutti abbiamo bisogno di una rete di relazioni edificanti. Rendici disponibili e capaci di offrirle prima di pretenderle. PREGHIAMO:

La precarietà dovuta alla pandemia può aiutarci a chiarire il valore della parola “salvezza”: essa non viene da noi, ma non avviene senza di noi. La nostra intercessione raggiunga gli ammalati e quanti sono approdati alla beata eternità tra cui SANTOLO MIELE, RITA MARIA SANTAITI, FRANCO CARCANO, ETTORE AVALLI, FELICE NARDELLA, ADA SCARLATO. PREGHIAMO:

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