21 giugno 2015 – Quarta Domenica dopo Pentecoste (anno B)

Dopo il racconto della creazione, che raccoglie il desiderio dell’uomo e della donna di una vita felice, continua il percorso di approfondimento che la liturgia ambrosiana ci sta proponendo sull’iniziativa divina. Emerge però il tema dell’estraneità nei confronti di Dio: l’uomo può rifiutare il suo progetto ed orientarsi ad una vita indipendente da Lui.

La parabola evangelica mette in rilievo l’importanza della risposta alla bella notizia di cui Dio ci fa partecipi, specialmente con la vita e l’amore del suo figlio Gesù. Entrati anche oggi liberamente al banchetto dell’Eucaristia, chiediamo il dono di un abito adatto, di gratitudine e di gioia, e la liberazione da ogni abitudine e freddezza.

don Paolo

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14 giugno 2015 – Terza Domenica dopo Pentecoste (anno B)

L’amore che unisce la coppia è il coronamento della creazione di Dio, su cui abbiamo meditato la scorsa domenica. C’è un rimando reciproco in tutta la Rivelazione tra la comunione con Dio e con il prossimo. La coppia umana, nella sua bellezza e fragilità, richiama palesemente inoltre l’Alleanza nuova e definitiva tra Cristo e la Chiesa.

Gesù invita a ritornare spesso al progetto di Dio e quindi alle ragioni di unità che stanno all’origine di ogni coppia. La nostra preghiera si volge oggi ai cristiani impegnati nella vocazione familiare, alle famiglie più provate ma anche alle altre forme di unione tra uomo e donna, perché siano ricomprese alla luce del pensiero e dell’esempio di Cristo.

don Paolo

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7 giugno 2015 – Seconda Domenica dopo Pentecoste (anno B)

Dopo le grandi solennità della Pentecoste e della santa Trinità, la liturgia ambrosiana ci invita a rileggere la storia dell’Alleanza tra Dio e il suo popolo, cominciando da capo, cioè dalla creazione. L’opera provvidenziale di Dio è ancora e sempre in atto attraverso la grazia dello Spirito santo che agisce dove incontra la nostra disponibilità.

La storia di ogni persona e di ogni chiamata entra a pieno titolo in questo progetto vasto e puntuale, straordinario ma possibile solo con la nostra collaborazione. Rinnoviamo dunque il proposito di mettere la volontà di Dio al primo posto nella vita, senza fidarci troppo dei nostri ragionamenti, trascurando così la verità e la gioia del Vangelo.

don Paolo

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31 maggio 2015 – Prima Domenica dopo Pentecoste – Santissima Trinità

Nella professione di fede, noi affermiamo che lo Spirito “procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato”. Sono espressioni abituali, che scorrono veloci sulle nostre labbra, ma dal significato profondo, che oggi – solennità della santissima Trinità – siamo chiamati a riconoscere e ad approfondire.

Dio procede incessantemente verso di noi, continua instancabilmente a venirci incontro e a favorire il legame con Lui, mediante l’umanità esemplare di Gesù e l’azione discreta e potente dello Spirito santo. Facendo memoria del Battesimo con il rito dell’aspersione, accogliamo lietamente il proposito di Dio: stabilire in ciascuno di noi la sua dimora.

don Paolo

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24 maggio 2015 – Solennità di Pentecoste (anno B)

Sarebbe riduttivo pensare che lo Spirito santo sia disceso nel mondo solo dopo la Pasqua del Signore Gesù. La sapienza e l’amore di Dio contiene tutta la sua opera, dalla creazione all’Incarnazione e dalla Chiesa apostolica al compimento del regno di Dio. Il salmo responsoriale infatti oggi ci ricorda che “del tuo Spirito, Signore, è piena la terra”.

Lo Spirito santo è Colui che ci guida e ci difende, ci invita a cercare l’armonia e ci conduce verso l’Invisibile. Noi siamo chiamati a scorgerne i segni e i frutti per diventare sempre più docili nell’assecondarlo oltre le nostre logiche. Stimolati anche da EXPO, chiediamo che cresca nel popolo Ambrosiano la stima e l’accoglienza per tutte le fedi e le culture.

don Paolo

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17 maggio 2015 – Domenica dopo l’Ascensione (anno B)

La festa della nostra comunità di sant’Apollinare si colloca quest’anno tra l’Ascensione del Signore e la Pentecoste, sorgenti di quella “Chiesa in uscita” che tanto sta a cuore a papa Francesco. Siamo dunque sollecitati a ravvivare insieme la memoria del passaggio di Gesù, sempre con noi, e a spargere ampiamente il seme fecondo del Vangelo.

Al Signore glorioso chiediamo la grazia di valorizzare quello che ci unisce, superando ogni frammentazione tra noi, e di riuscire a condividere, in chiesa e fuori, le immense risorse di vita che Lui ci affida. La nostra appartenenza lieta e consapevole diventi un segnale umile ma evidente per tutti della Verità che ci fa vivere.

don Paolo

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10 maggio 2015 – Sesta Domenica di Pasqua (anno B)

“Io ti sono apparso per fare di te un mio servitore. Tu mi renderai testimonianza dicendo quello che hai visto e proclamando quello che ti rivelerò ancora”: in queste parole è racchiusa la folgorante chiamata di Paolo da persecutore ad apostolo, come egli stesso racconta. Dio lo cerca non per umiliarlo ma per chiamarlo ad una vita nuova e utile.

L’incontro con Gesù sulla via per Damasco è quindi per l’Apostolo come una morte e una risurrezione, è la sua Pasqua. Lo Spirito santo, grazie alla docilità che troverà in lui, potrà agire liberamente per la fede e la gioia di tante comunità. Anche ad ognuno di noi il Signore risorto rinnova in questo tempo pasquale la sua chiamata e i suoi doni di grazia.

don Paolo

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3 maggio 2015 – Quinta Domenica di Pasqua (anno B)

Ogni persona sta al centro delle attenzioni di Dio: ai suoi figli il Padre comunica, con il dono dello Spirito santo, il suo amore e la sua sapienza, cioè il senso e il gusto del vivere. In questa disponibilità assoluta, che mai viene ritirata, appare in tutta la sua bellezza la gloria di Dio: in Gesù si è chinato su di noi per sollevarci ad una dignità infinita.

Celebrando ancora il mistero pasquale, partecipiamo alla luce che il Risorto effonde su di noi e invochiamo la grazia di saper dare lode a Dio in tutti gli atti della nostra vita, facendo tesoro della Parola, della sua reale presenza nell’Eucaristia e dello Spirito che, lungo i sentieri della vita, ci indica infallibilmente la direzione del cammino.

don Paolo

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26 aprile 2015 – Quarta Domenica di Pasqua (anno B)

“Non trascurare il dono spirituale che Dio ti ha dato!”: così scrive san Paolo all’amico Timoteo, come ascolteremo tra poco, nella giornata che ogni anno la Chiesa dedica alla preghiera per le vocazioni. Tutti abbiamo ricevuto dal Creatore doni e chiamata, mezzi e fine per metterci con gioia a servizio di un bene più grande e universale.

“La vocazione cristiana – scrive papa Francesco – innesca un esodo permanente dall’io chiuso in se stesso verso la sua liberazione nel dono di sé e così anche verso la scoperta di Dio”. Chiediamo la grazia di essere adulti maturi e gioiosi grazie alla fede con cui vogliamo corrispondere alla straordinaria benevolenza di cui Dio ci ricolma.

don Paolo

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19 aprile 2015 – Terza domenica di Pasqua (anno B)

La fedeltà di Gesù al Padre fino alla morte e quella del Padre nella risurrezione di Gesù costituisce il centro della Pasqua cristiana e l’importanza di questa virtù viene ribadita oggi dal messaggio che ci perviene dalla Parola. Ogni discepolo è chiamato a passare dalla fiducia alla fedeltà, dal consenso alla proposta alla sua concreta realizzazione.

Non è pensabile evitare la sofferenza nel cammino della vita e della fede: ogni impegno vero comporta fatica e sacrificio, che possiamo affrontare sull’esempio del Signore Gesù. Al suo desiderio di essere sempre con noi, nella vita e oltre la vita, corrisponda la nostra permanenza, sostenuta dallo Spirito, nell’ubbidienza e nell’affetto del Padre.

don Paolo

Per le letture clicca qui: http://spl.ink/letture_19042015

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