23 agosto 2015 – Domenica che precede il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno B)

L’esercizio della fede, che imbocca progressivamente la via della testimonianza, tende al dono di sé, che può arrivare talora anche al martirio. Così accade, due secoli prima di Giovanni il Battista e di Gesù, anche ai sette fratelli Maccabei e alla loro madre. Nella fedeltà fino alla morte è già evidente la certezza di continuare a vivere presso Dio.

A quanto pare, tornano tempi in cui la fede può costare molto: questo non deve generare reazioni di paura, bensì ragioni per manifestare con umiltà e coraggio le verità di fede che la Parola di Dio semina e fa maturare in noi. E’ questo, quindi, un tempo prezioso per rinnovare serenamente al Padre, insieme a Gesù, l’offerta della vita.

don Paolo

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16 agosto 2015 – Dodicesima Domenica dopo Pentecoste (anno B)

Annunciare la buona notizia del Vangelo, ossia la vicinanza di Dio e la venuta del suo Regno, con la vita e con la parola: ecco la missione senza limiti che Gesù affida a noi, suoi amici. Colui che abbiamo incontrato, Gesù il Signore, e ciò che da Lui abbiamo ricevuto esige di essere coltivato in noi e seminato in coloro tra i quali viviamo.

Non ci devono scoraggiare la durezza e il rifiuto che il Vangelo potrà trovare in noi stessi e in coloro ai quali siamo inviati. L’annuncio va portato senza riserve e reso credibile con uno stile di vita coerente e con la sicura fiducia che l’indifferenza e l’incredulità saranno sciolte nell’esperienza della fedeltà e della misericordia di Dio.

don Paolo

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15 agosto 2015 – Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria

Mentre in questo tempo di ferie tutto sembra rallentare per ritrovare un giusto ritmo, la fede della Chiesa ci invita a scrutare l’orizzonte della vita, che è dono di Dio e che in Lui trova pienezza e gioia dopo la traversata della vita. Maria, Porta del Cielo e Stella del mattino senza sera, ci introduce in una grande fiducia, fino al ritorno al Padre.

Lei, la donna “vestita di sole”, riflesso luminoso di Dio ma consapevole delle difficoltà, ci aiuta, come una Madre, ad esercitare le virtù necessarie e a confidare nella provvidenza di Dio che non verrà a mancare. Sia più dolce e forte quindi, grazie alla sua intercessione, anche il nostro legame con Gesù, “figlio di Dio e nato da donna”

don Paolo

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9 agosto 2015 – Undicesima Domenica dopo Pentecoste (anno B)

Ogni vero amore è di sua natura fedele e tenace e Dio ci assicura che Lui stesso per primo prova sentimenti appassionati per quelli che si aprono alla sua proposta. Nella parabola odierna è la vigna l’immagine che Gesù usa per far comprendere il progetto e la cura con cui il Padre vuole accompagnare la serena crescita dei suoi figli.

La fedeltà comporta la reciprocità e anche il perdono: queste esigenze, essenziali in ogni relazione importante, vengono rievocate dalle pagine del profeta Elia e dell’apostolo Paolo. Nell’Eucaristia si rinnova l’infinita benevolenza di Dio mentre, consapevoli della nostra aridità, noi ci impegniamo ad essere tralci fecondi nella vigna del Signore.

don Paolo

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2 agosto 2015 – Decima Domenica dopo Pentecoste (anno B)

Il tempio è il luogo privilegiato dove l’uomo cerca e incontra Dio: qui il Signore è presente con la sua fedeltà e la sua gloria e qui il credente viene per ascoltarlo, contemplarlo e rivolgersi a Lui “in spirito e verità”. All’importanza di questo legame filiale che fa di noi “un tempio vivente di Dio” siamo indirizzati dalle pagine bibliche di questa domenica.

Lasciamo soprattutto che il Signore ci incontri, ricordando le parole di Gesù: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi… perché portiate frutto”. Proponiamoci di tendere sempre più ad una fede motivata e coerente, che ci educhi a pensare e ad agire secondo Dio e che possa comunicare a chiunque ci avvicina la vita nel suo nome.

don Paolo

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26 luglio 2015 – Nona Domenica dopo Pentecoste (anno B)

C’è una via della vita e una via della morte: la prima consiste nel vivere per il Signore, secondo la sua parola e il suo esempio, la seconda nel vivere per se stessi giudicando ogni persona e cosa secondo i nostri criteri. La differenza è evidente e il traguardo diverso: infatti Gesù dice che chi dona la vita, la salva mentre chi se la tiene, la perde.

Pur conoscendo da tempo la sua vita, del tutto coerente con le sue parole, per noi è difficile aderire al Signore Gesù: il nostro egoismo emerge prima e di più della nostra disponibilità. Come Gesù si consegna al Padre giorno per giorno, così noi rinnoviamo oggi il proposito di vivere in ogni circostanza prima di tutto l’offerta di noi stessi a Dio.

don Paolo

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19 luglio 2015 – Ottava Domenica dopo Pentecoste (anno B)

Si può seguire Gesù per tanto tempo ma continuare a coltivare pensieri e desideri distanti dai suoi. Lo racconta oggi la pagina del Vangelo di Marco, con la richiesta presentata al Signore da due discepoli, ancora preoccupati di se stessi. Siamo avvertiti di quanto sia facile deviare dalla via del Vangelo, pur restando apparentemente fedeli.

Ciò che Dio desidera e gradisce è l’offerta della vita, come quella di Gesù al Padre fino alla fine e come quella che san Paolo vuole donare alle sue comunità con atteggiamenti di verità e di tenerezza. Chiediamo la grazia di orientarci anche noi stabilmente e con gioia verso l’amore che cerca la gloria di Dio nel servire i fratelli.

don Paolo

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12 luglio 2015 – Settima Domenica dopo Pentecoste (anno B)

Giosuè, già collaboratore di Mosè, è incaricato da Dio di introdurre il popolo eletto nella terra promessa. Ciò avviene non senza contrasti con i popoli circostanti e non con le sole forze umane: così fenomeni atmosferici, quali violenti temporali, grandine e una sorta di eclisse solare, sono interpretati come il sostegno di Dio a favore del suo popolo.

“Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?” si chiede l’apostolo Paolo rileggendo la storia del popolo ebraico, cui lui stesso appartiene. Gesù assicura infatti che il suo legame con noi, nonostante le prove da affrontare, sarà indissolubile: “Coraggio! Io ho vinto il mondo!”. Nell’Eucaristia Egli ci fa già dono, ogni volta, della sua gloria e della sua pace.

don Paolo

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5 luglio 2015 – Sesta Domenica dopo Pentecoste (anno B)

Lo Spirito santo conduce sempre alla conoscenza di Dio, ma in questo rapporto è decisivo Gesù, come egli stesso afferma oggi nel Vangelo: “Nessuno conosce il Padre, se non il Figlio e quelli a cui il Figlio lo fa conoscere”. Il mistero nascosto, mostrato ad Abramo e a Mosè attraverso segni e promesse, è comunicato pienamente in Gesù.

E’ Lui il volto e il cuore di Dio e nella sua umanità noi possiamo scoprire la bellezza e la sensibilità del Padre che ci sostiene in ogni fatica, rendendola più lieve, e che ci indica uno stile di vita centrato sull’umiltà e sulla dedizione. Avvicinandoci di nuovo al “roveto ardente” dell’Eucaristia lasciamoci pervadere dalla sua presenza: “Io sono con te!”.

don Paolo

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28 giugno 2015 – Quinta Domenica dopo Pentecoste (anno B)

Abramo è il padre di quanti il Creatore chiama a collaborare in una storia di salvezza che attraversa il tempo e della quale anche noi siamo partecipi. La fede, intesa come ubbidienza e disponibilità, è la risposta umana che permette il patto di alleanza tra Dio e il suo popolo, voluto fin dagli inizi come “moltitudine di nazioni”, cioè senza divisioni.

Lo stesso patto ripropone Gesù alle persone del suo tempo, rivelandosi apertamente come luce per la vita. Ma “sebbene avesse compiuto grandi segni davanti a loro, non credevano in lui” annota l’evangelista Giovanni. Lasciamo dunque che la chiamata che Dio ci rinnova ad entrare nel suo progetto trovi in noi risposte di sintonia e di fedeltà.

don Paolo

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