25 novembre 2018 – Seconda Domenica di Avvento (anno C)

Il Vangelo può restare un grido nel deserto, se noi non gli diamo credibilità con la trasparenza della vita. L’inizio del più antico tra i quattro Vangeli, quello di Marco, mostra l’attrazione di una vita essenziale ed esigente come quella del Precursore, che provoca con forza ad un’adesione al Messia di Dio che sia veramente decisiva.

Il Dio che viene incessantemente vuole trovarci in movimento, impegnati a preparare, a raddrizzare, a correre verso ciò che serve ed è urgente. I “figli del Regno”, ossia i cristiani consapevoli di esserlo, sanno che l’infinita sapienza e ricchezza comunicata da Dio è legata al desiderio che tutti riescano ad accedere a Lui mediante la fede.

don Paolo

Qui le letture: https://spl.ink/letture_25112018

Per pregare insieme:
DONACI PIENA FIDUCIA IN TE, SIGNORE!

Abbiamo voglia e necessità di ricevere ogni giorno buone notizie, di conoscere qualcosa di nuovo e di bello ma spesso siamo inquietati e delusi dalle cronache. Non farci mai trascurare il Vangelo di Gesù, la buona notizia che libera dalla tristezza. PREGHIAMO.

Ammettere i propri peccati e non perdersi d’animo sono le basi di quella novità che l’Avvento accende in noi: come grida nel deserto il Battista, occorre cominciare a riformare se stessi. Lo Spirito santo susciti e mantenga in noi propositi coraggiosi. PREGHIAMO.

Ricevendo la vita divina dalla sorgente inesauribile del Battesimo i nostri bambini ANNA, ELISEO, GIOELE, GIULIO, MARCO e SAMANTHA siano attratti dal roveto ardente dello Spirito così che, insieme ai loro cari, la fede diventi ragione di vita. PREGHIAMO.

Non vorremmo sentire mai più racconti di violazioni essenziali contro la dignità umana, di persecuzioni contro altre fedi religiose e di corruzione. La promessa certa di una felice eternità per NATALE CASELLA e per i defunti colmi il vuoto che resta. PREGHIAMO.

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18 novembre 2018 – Prima Domenica di Avvento (anno C)

La fine di un ordine di cose crea spazio per un nuovo inizio, sembra dirci oggi la Parola stimolando la nostra fiducia attraverso immagini severe. Questo accade anche nella vicenda spirituale, quando assistiamo al crollo delle nostre presunzioni e al sorgere di altri orizzonti che Dio spalanca e sostiene con una fedeltà assolutamente affidabile.

Come non può esistere un Cristianesimo senza riferimento a Dio e ai poveri, così sono incompatibili molti dei nostri atteggiamenti verso quegli “ultimi” che Dio considera “primi”. L’Avvento sollecita uno sguardo largo sulla vita, in cui la luce dissolva le ombre e dove ciò che è stato trascurato riesca ad ottenere il suo effettivo valore.

don Paolo

Qui le letture: https://spl.ink/letture_18112018

Per pregare insieme

CON TE, SIGNORE, OPEROSI E SERENI!

Tutto può accadere, come di fatto la storia racconta, ma ogni circostanza, anche la più dolorosa, provoca una testimonianza positiva e una perseveranza fiduciosa nello stile indicato e vissuto da Gesù. Rendi noi cristiani capaci di atteggiamenti profetici. PREGHIAMO.

“Fatevi imitatori di Dio e camminate nella carità” raccomanda san Paolo ad ogni credente. La carità non è l’elemosina, ma “un’attenzione d’amore che onora l’altro come persona e cerca il suo bene”. Liberaci da giudizi e scelte lontane dal Vangelo. PREGHIAMO.

Tra volti accoglienti e porte chiuse, girerà di casa in casa in queste settimane la bella notizia del nostro Dio che si cala nella storia. Sostieni i visitatori nel loro apostolato e rendi i cristiani di questa comunità illuminati dalla fede e contenti di condividerla. PREGHIAMO.

“Il giorno del Signore” metterà in luce il valore e il gusto di un’esistenza generosa e fedele. Affidandoti MARIA LUISA COLOMBO, VIRGINIO BRASCHI, GIOVANNA BERTOLINI e i defunti a noi cari, aiutaci ogni giorno a vivere in modo gradito a te. PREGHIAMO.

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17 dicembre 2017 – Sesta Domenica di Avvento (anno B)

“Passate, passate per le porte, spianate la strada”: la parola profetica dettata ad Isaia si compie attraverso la Madre del Signore. Gesù viene nel mondo attraverso quella meravigliosa porta aperta che è la giovane donna di Nazareth. Entrambi, Dio e Maria, dicono: “eccomi!”, generando Dio nell’uomo.

La nostra parte in questo magnifico Mistero è essenzialmente contemplativa, per restare nello stupore di fronte alla benevolenza di Dio e all’audacia fiduciosa di Maria. La meraviglia susciti in noi il desiderio di spalancare la vita alle sorprese di Dio: sono stupende, infatti, le sue opere e il suo amore ci precede e ci avvolge.

don Paolo

Qui le letture: http://spl.ink/letture_17122017

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10 dicembre 2017 – Quinta Domenica di Avvento (anno B)

Le diverse epoche bibliche sono accomunate da un ideale costante: che la novità della parola di Dio, promessa inesauribile di vita e di alleanza, possa arrivare ovunque affinché tutti siano in condizione di conoscere e assecondare il Signore. Questa la grande missione dei Profeti, del Battista, degli Apostoli e della Chiesa.

La Parola – scrive Isaia – è un germoglio, una novità, una sorpresa che rischia di essere trascurata prima di essere apprezzata. È dunque necessario creare nei destinatari le condizioni per valorizzarla: il riconoscimento del proprio limite, il desiderio del rinnovamento, la disponibilità a volgerci di nuovo verso Dio.

don Paolo

Qui le letture: http://spl.ink/letture_10122017

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3 dicembre 2017 – Quarta Domenica di Avvento (anno B)

Potremmo chiamarla “la domenica dell’Agnello e dell’asinello”, perché in queste due raffigurazioni vediamo il Signore Gesù e il discepolo di ogni tempo. La figura dell’Agnello è richiamata oggi dal Profeta: questo dono inviato a Gerusalemme, garantirà rifugio e protezione per tutti, anche per i Moabiti, nemici d’Israele.

Come un Agnello mansueto Gesù entra nel mondo e in Gerusalemme per offrire il suo amore incondizionato e universale. Egli si serve di un asinello per rievocare con umiltà le antiche promesse messianiche. Ancora oggi noi siamo chiamati a preparare e a realizzare la sua venuta, facendo in ogni cosa riferimento a Lui.

don Paolo

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26 novembre 2017 – Terza Domenica di Avvento (anno B)

Guardare la terra attraverso il cielo: ecco il suggerimento, strano ma molto prezioso, che Dio ci offre utilizzando come portavoce il profeta Isaia. Se noi fossimo più capaci di alzare lo sguardo saremmo anche favoriti nel valutare lo scenario storico, carico di fatiche e di speranze, del tempo in cui viviamo.

Questo sguardo è possibile considerando che Dio è entrato a fare parte della vicenda umana e il mondo porta in sé la memoria e il desiderio della presenza di Cristo, della sua luce e della sua fedeltà che ci danno serenità e sicurezza. Anche oggi, come in ogni festa, siamo riuniti per ascoltarlo, scrutarlo e attenderlo.

don Paolo

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19 novembre 2017 – Seconda Domenica di Avvento (anno B)

“Una voce grida: Preparate la via del Signore!”. Forse grida nel deserto o forse nella confusione abituale di tante voci che si aggrovigliano e si sommergono. Questa voce però resta a galla e ci convoca alla sua presenza: se vuoi il Signore nella tua vita, devi fargli spazio, dargli tempo, ascoltarlo a lungo, far tacere altro!

Dio viene con passi felpati e bussa ma attende la nostra apertura, che sia chiara cioè la voglia non solo di incontrarlo ma farlo vivere in noi. Come quando nasce un figlio, la vita di una famiglia cambia, così l’accoglienza di Dio comporta una conversione, ossia un adeguamento, un riordino della vita, un’evoluzione.

don Paolo

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12 novembre 2017 – Prima Domenica di Avvento (anno B)

L’Avvento è un invito a rivisitare lo straordinario pellegrinaggio di Dio incontro all’umanità, ad attendere il suo ritorno definitivo e glorioso e a mantenere vivace la certezza della sua presenza continua. Questa alleanza richiede una vigilanza serena e operosa per condurre ogni cosa al suo fine positivo, voluto dal Creatore.

Nonostante le difficoltà e le contraddizioni che ci sono in noi e nel mondo, il Signore ci incoraggia a non disperdere le forze interiori: infatti “chi resisterà fino alla fine sarà salvato”. Rendere più visibile e vicino l’ordine del suo progetto, cercando di assumerlo e di diffonderlo, è il compito che Dio ancora ci affida.

don Paolo

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18 dicembre 2016 – Sesta Domenica di Avvento (anno A)

L’ultima domenica dell’Avvento nel rito ambrosiano è dedicata a contemplare il mistero che unisce la Madre al Figlio di Dio che da lei sta per nascere. Lo stupore e l’adorazione conducono a cogliere anche la responsabilità del consenso che Dio continua a chiedere ad ogni credente per venire e restare nel mondo.

La divina maternità di Maria rende evidente la grandezza e la novità dei progetti di Dio rispetto alle nostre prospettive. Sapendo com’è difficile cambiare anche le più piccole abitudini, invochiamo – tramite la Vergine Madre – il dono di quella sapienza spirituale che sa adeguare la normalità della vita alla volontà del Padre.

don Paolo

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11 dicembre 2016 – Quinta Domenica di Avvento (anno A)

L’incontro con il Signore deve avvenire gradualmente: solo così diverrà assoluto. È evidente quindi l’importanza di intermediari che favoriscano la sintonia. I profeti annunciano che il Messia verrà dopo un angelo dell’Alleanza, san Paolo nota il valore educativo della Legge di Mosè e i Vangeli presentano il Precursore.

Come altri ci hanno avviato e guidato a conoscere e seguire il Signore Gesù, così possiamo essere anche noi mediatori utili alla fede dei fratelli. “Rivestiti di Cristo” con il dono del Battesimo, abbiamo la grazia di realizzare la sua Parola e di diffondere la sua proposta di vita che conduce alla pienezza dell’umano.

don Paolo

Qui le letture: http://spl.ink/letture_11122016

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