4 dicembre 2016 – Quarta Domenica di Avvento (anno A)

Un vangelo di Pasqua nel tempo di Avvento: ecco la sorpresa di questa domenica che ci avvicina al Natale, facendoci contemplare la venuta del Signore nella sua maturità umana per compiere l’opera di salvezza che il Padre gli ha affidato. La semplicità di Cristo corrisponde alla gioia che gli umili cercano e trovano in Dio.

La vita umana di Gesù, dalla nascita alla sua ascensione, è la traccia migliore per il nostro percorso: venire, entrare, essere e abitare nella volontà del Padre. Le piccole occasioni di ogni giornata, vissute con il desiderio di donare Dio al mondo e il mondo a Dio, sono ingressi che il Signore continua ad attraversare.

don Paolo

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27 novembre 2016 – Terza Domenica di Avvento (anno A)

Alla luce delle antiche profezie e della novità di vita che Gesù incarna, ormai nel mezzo dell’Avvento siamo invitati a riconoscere e a dichiarare le nostre speranze. Non è certo, infatti, che esse siano riposte in Dio, attratti come siamo dal fascino delle cose e delle comodità e poco disposti ad aspettare ciò che non appare.

Anche la vita di Gesù è nascosta come un seme, tanto che Giovanni Battista cerca una conferma: sei proprio tu il Messia? Ciò che Dio annuncia genera frutti per la vita: nei profeti, nel Precursore, in Cristo e anche in noi. Liberiamo la nostra vita dall’incertezza e rinnoviamo una dedicazione convinta e gioiosa al Vangelo.

don Paolo

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20 novembre 2016 – Seconda Domenica di Avvento (anno A)

Sicuramente è più da sapienti porsi le domande che dare le risposte. È bene, quindi, lasciarsi interrogare dalla vita e mettersi in questione davanti a Dio. Risuona oggi più volte la domanda: “E noi, che cosa dobbiamo fare?”, il cui esito offre un ordine migliore e più consapevole all’esistenza che accetta una verifica.

Nel secondo segmento dell’Avvento sembra dunque centrale la necessità del discernimento, inteso come confronto con la parola e la volontà del Dio fatto uomo. Il deserto, luogo dell’essenziale e dell’intimità, è il contesto favorevole a questo passaggio decisivo dal presumere al constatare la verità di se stessi.

don Paolo

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13 novembre 2016 – Prima Domenica di Avvento (anno A)

“Nessuno vi inganni in alcun modo!” ripete oggi con forza la voce di Gesù e di san Paolo. La vita trascorre e noi rischiamo di subirla invece di orientarla. L’Avvento ci ripresenta l’esigenza di riscattarci dall’abitudine e dalla mediocrità: è necessario accorgerci di molte cose, dentro e fuori di noi, e dare loro senso e armonia.

Nella serena attesa di vedere il volto di Dio, scrutiamo i segni della sua presenza accanto a noi, che non mancano: il bene vivace e discreto, la lotta incessante per la dignità e la giustizia, la preghiera e la fedele dedizione di milioni di persone. Diano luce e forza al mondo, secondo Dio, anche desideri e scelte da parte nostra.

don Paolo

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20 dicembre 2015 – Sesta Domenica di Avvento

Quasi alla vigilia dell’evento natalizio, oggi siamo introdotti a contemplare, con un unico sguardo di fede, il mistero dell’Incarnazione del Signore e della divina maternità di Maria: l’accoglienza nella fede si compie, con la disponibilità di tutto l’amore di cui una madre è capace, nel dono del proprio corpo come tabernacolo per il Dio “che era, che è che viene”.

Lo Spirito santo che abita in noi ci insegnerà a rendere vicino il Signore: lasciamo che i nostri pensieri, desideri, parole e gesti siano ispirati dal Signore e dalla sua tenerissima Madre. Facendoci portatori come Lei delle attese e delle sofferenze del mondo, offriamo noi stessi come strumenti della provvidenza di Dio, che tutto conosce e mai delude.

don Paolo

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13 dicembre 2015 – Quinta Domenica di Avvento (anno C)

Un’immagine sorprendente ci avvicina al mistero del Natale: quella dell’amore nuziale. Giovanni Battista infatti presenta il Cristo come lo Sposo, che viene nel mondo per unirsi alla Sposa amatissima, la Chiesa e l’umanità. Il severo Precursore, definendosi come l’ “amico dello sposo”, confessa la sua gioia nel favorire la reciprocità di questo desiderio.

Impegniamoci a condividere il proposito del Battezzatore nei confronti di Gesù: “Lui deve crescere, io invece diminuire”. Lasciamo che il Signore giunga al centro della nostra vita e che riceva tutta la nostra fiducia perché “chi viene dall’alto è al di sopra di tutti”: nel suo amore, delicato e tenace, troveremo la forza per una vita coerente, serena e utile.

don Paolo

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6 dicembre 2015 – Quarta Domenica di Avvento (anno C)

L’ingresso, semplice e lieto, di Gesù a Gerusalemme: un Vangelo pasquale nel cuore del tempo di Avvento e soprattutto un’indicazione su come il Figlio di Dio e figlio dell’uomo venga per restare in mezzo a noi. Egli è accolto dai semplici e dai puri di cuore ed è invece escluso da quanti si sono fatti un’idea soggettiva e sbagliata a proposito di Dio.

Nella scena evangelica possiamo riconoscerci come chiamati da Gesù a collaborare nel suo desiderio arrivare a tutti per condividere la bella notizia dell’amore di Dio. Il Natale che si avvicina e la nostra vita siano per la gioia e per la speranza di molti, attraverso l’umile servizio per il quale ci è rinnovata la richiesta: “Oggi il Signore ha bisogno di te!”.

don Paolo

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29 novembre 2015 – Terza Domenica di Avvento (anno C)

I Profeti avevano annunciato la venuta di un Messia forte e deciso, mentre Gesù si presenta con tratti di umiltà e di misericordia. Dal carcere, dove è rinchiuso, Giovanni Battista, tramite i suoi discepoli, pone allora la questione essenziale: “Sei tu colui che deve venire oppure dobbiamo aspettare un altro?”, ricevendo una rassicurante risposta.

“Beato chi non perderà la fiducia in me!” è l’esortazione che Gesù rivolge a coloro che tentano di definirlo entro uno schema limitato. Il Signore è sempre più grande e giusto delle nostre logiche. E’ fedele ma anche sorprendente, viene a curare le nostre ferite e risolleva la speranza, indica la via della giustizia e dà rilievo a ciò che vale eternamente.

don Paolo

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22 novembre 2015 – Seconda Domenica di Avvento (anno C)

Siamo figli del Regno di Dio, che misteriosamente ma anche con assoluta certezza sta crescendo nel mondo, tutti noi che abbiamo la consapevolezza di appartenere al Signore. Questa condizione di vita richiede una continua vigilanza, orientata a “preparare la via del Signore”, cioè a manifestare a Lui, da parte nostra, desiderio e disponibilità.

Ritorniamo, guidati da Giovanni Battista, al valore decisivo del Battesimo, riconoscendo i sentieri erranti che abbiamo percorso lontani dal Signore, e ascoltando la voce che continua a gridare esortando a dirigerci con fiducia verso il Signore, che non è mai deluso e che completerà il progetto preparato con amore per ciascuno dei suoi figli.

don Paolo

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15 novembre 2015 – Prima Domenica di Avvento (anno C)

“Nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore, Gesù Cristo”: questo annuncio risuona puntualmente ogni volta nella liturgia tramite la voce del sacerdote. Avvento, che significa venuta, è tempo per ravvivare questa attesa, che non può essere passiva ma attraversata dal desiderio di conoscere e di incontrare.

Affrontare una serie di tribolazioni farà comprendere la vera gloria di Dio, dice Gesù poco prima della sua passione, lasciandoci così la certezza che ogni esistenza è difesa e portata alla sua pienezza dall’amore del Padre. Offrire una costante testimonianza ed essere certi, nonostante tutto, delle sue promesse di vita è quanto il Signore richiede da noi.

don Paolo

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