23 Febbraio 2020 – Ultima Domenica dopo l’Epifania, detta “del perdono” (anno A)

Il perdono, nella sua verità, è una delle più alte espressioni dell’amore: infatti non si tratta solo di togliere la barriera costituita dall’offesa ricevuta o inflitta, ma di ricreare totalmente le condizioni della relazione fraterna. La parabola che ci viene proposta oggi, in prossimità della Quaresima, indica non tanto i percorsi bensì il traguardo a cui l’amore riconduce.

Comprendiamo così l’importanza del verbo “ritornare”, che delinea il movimento spirituale del perdono: ritornare sui propri passi o ripartire incontro non può che portare ad una condizione che sta con la pienezza del vivere. Ci conceda il Signore di ascoltarlo parlare al nostro spirito e di vincere quelle asperità interiori che ci lasciano distanti e infelici.

don Paolo

Qui le letture: https://spl.ink/letture_23022020

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Partecipiamo alla preghiera : CRESCA, PADRE, LA SINTONIA CON TE !

La gioia del ritornare a casa non può essere paragonata con le ragioni dell’allontanarsi. Il nostro Dio rispetta e sa attendere, corre incontro, si apre all’abbraccio e ricostruisce legami in un clima di festa. Liberaci dall’orgoglio che giustifica il mantenere le distanze. PREGHIAMO:

Pur restando presente nella casa, il figlio maggiore si rivela estraneo ed indignato nel giudicare il fratello e il padre. Gesù allude così a quanti presumono di essere fedeli. Aiutaci ad approfondire e a condividere i sentimenti e le scelte del Padre misericordioso. PREGHIAMO:

È passato quasi inosservato, se non per la visita finale del santo Padre, l’incontro a Bari dei Vescovi dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Uniti da questo mare, i popoli dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa siano solidali nella pace, libertà, fraternità e speranza. PREGHIAMO:

L’epidemia virale e l’intolleranza che sfocia nel terrorismo segnano le cronache di questo periodo e generano esagerazioni, diffidenze e paure. Affrontando il male nelle diverse forme, come credenti rendici capaci di bene e di affidare a te preoccupazioni e desideri. PREGHIAMO:

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16 Febbraio 2019 – Penultima Domenica dopo l’Epifania, detta “della Divina Clemenza” (anno A)

La “divina clemenza”, che sta nel titolo di questa domenica, altro non è che l’amore di Dio che ci viene incontro e si offre gratuitamente. Siamo così esortati a scrutare l’avvicinarsi del tempo quaresimale, con il suo richiamo ad un rinnovamento, al quale la considerazione della fiduciosa benevolenza del Signore Gesù dà sempre un valore decisivo.

La benevolenza non è ingenua e ristretta, bensì spalancata verso nuovi orizzonti: “Neppure io ti condanno: va’ e d’ora in poi non peccare più”. L’incontro con l’umanità di Gesù genera sempre uno slancio nuovo: “quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi”come affermava Isaia.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera : SCRIVI PAROLE TUE SULLA NOSTRA POLVERE !

“Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra”: Egli vuole fare di ognuno di noi un suo messaggio, valorizzando quella polvere che siamo. Abbassa i nostri sguardi superbi, i giudizi taglienti e rendici capaci di chinarci per sollevare, perdonare e ricominciare. PREGHIAMO:

Una delle forme più vere di preghiera è quella dell’intercessione, che invoca per altri la fedeltà di Dio, come abbiamo ascoltato nel libro di Barùc. Di fronte agli eventi che ci rattristano e ci inquietano, donaci la saggezza di implorare la grazia anche per i malvagi. PREGHIAMO:

“Dopo l’amore che ci unisce a Dio – scrive papa Francesco nell’Esortazione sulla gioia dell’amore – l’unione coniugale possiede tutte le caratteristiche di una buona amicizia: ricerca del bene dell’altro, reciprocità, intimità, tenerezza, stabilità e una somiglianza che si va costruendo con la vita condivisa”. Gli sposi siano attivi nel ravvivare il loro legame. PREGHIAMO:

Mentre la legge naturale conduce dalla vita alla morte, lo Spirito santo – ci ha ricordato san Paolo – vince ogni decadenza e sprigiona novità. ANTONIO GRECO, CARLAMARIA MAZZETTI, GIOVANNA D’ADDA e tutti i defunti siano felici nel tuo sorprendente amore. PREGHIAMO:

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9 Febbraio 2019 – Quinta Domenica dopo l’Epifania (anno A)

“C’è un credente e un non credente dentro di noi, sia in chi crede sia in chi non crede” diceva il cardinale Martini, che ricordiamo a quaranta anni dal suo ingresso a Milano, e il Vangelo oggi ripropone questa interiore oscillazione. Gesù rileva l’incredulità dei credenti mentre incontra la fiducia assoluta di un padre che si rivolge a lui per il figlio.

Anche questo secondo segno o miracolo, compiuto a Cana come il precedente, è avvolto nella tenerezza che Gesù vuole donare insieme al prodigio. Se agli uomini importa soprattutto l’effetto, ossia il beneficio ottenuto, al Signore interessa manifestare prima di tutto la comprensione e il suo affetto senza fare distinzioni: “Va’, tuo figlio vive!”.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera : LA FEDE, SIGNORE, PERMANGA IN NOI !

“Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino”: quanto vorremmo essere anche noi capaci di fare altrettanto! Infatti Gesù fa notare che “se non vedete segni e prodigi voi non credete”. Guidaci ad una fede che non ponga condizioni. PREGHIAMO:

Il dono della guarigione operato con amore da Gesù ci porta a pensare ai malati, a tutti i sofferenti e a coloro che ne hanno cura. Lui che ha molto patito aiuti ciascuno di loro ad ispirarsi al Vangelo per rinnovare la fiducia e per offrire le ragioni della tua consolazione. PREGHIAMO:

Si riscopre l’attenzione sul volontariato e sul valore del servizio civile a fronte delle diverse circostanze, locali e mondiali, in cui si manifesta l’esigenza di una gratuita solidarietà. Ispira i credenti a vivere senza riserve quella dedizione che è fonte di gioia. PREGHIAMO:

Il 10 febbraio di 40 anni fa giungeva in Duomo il nuovo Vescovo, Carlo Maria Martini, e si presentò dicendo: “Gesù, figlio di Dio… ecco l’unico oggetto del mio annuncio, l’unica cosa che avrò a cuore di dire e di dare con gesti e parole a voi e con tutti voi, finché il Signore mi darà vita e parola”. Facendone grata memoria rinnoviamo questo proposito. PREGHIAMO:

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2 Febbraio 2020 – Presentazione del Signore (anno A)

“Aprite le porte alla vita!” è il tema di questa giornata ecclesiale dedicata alla dignità di ogni persona e “aprite la vita a Dio!” potrebbe essere l’esortazione che la festa della presentazione di Gesù al Tempio fa risuonare oggi, rievocando ancora una volta il mistero natalizio. Dal riconoscere che ogni esistenza è grazia emerge l’impegno di averne cura.

Come profetizzato dal saggio Simeone, Gesù viene tra noi come “segno di contraddizione”, come pietra d’inciampo tra una vera e falsa religiosità, come rivelatore della verità o della vanità di ogni essere umano. “Chi resisterà al suo apparire, chi sarà degno di Lui?” si chiede il profeta: la risposta è contenuta e svelata dalla luce o dal buio dei nostri giorni.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera : OGNI PASSO, SIGNORE, NELLA TUA LUCE !

Entra nel Tempio, che è la sua casa, Colui che viene come luce per illuminare la vita di ciascuno e la storia del mondo. Ritornerà da adulto e lo troverà occupato da commerci e da intrighi. Il nostro venire in chiesa sia per incontrare Dio e amare i fratelli con sincerità. PREGHIAMO:

Simeone definisce Gesù un “segno di contraddizione”, destinato a fare chiarezza e a mettere ordine nell’animo di chi lo incontra. Sia costante il confronto tra la sua proposta e la nostra vita così che nessuna nostra scelta sia determinata senza o contro il Vangelo. PREGHIAMO:

“L’ospitalità della vita – scrivono i Vescovi italiani – è fondamentale: siamo stati ospitati, accolti, per imparare a fare altrettanto. Ogni differenza va riconosciuta e valorizzata, non eliminata”. Dal tenere aperte le porte ad ogni vita tutti riconoscano la fede che ci anima. PREGHIAMO:

Il piccolo CHRISTIAN viene presentato al Tempio per il sacramento del Battesimo. Possa trovare, insieme ai nostri figli che crescono, luce e amore in famiglia e anche in questa comunità, dove lo Spirito effonde carismi utili per tutti e crea relazioni vivaci e sincere. PREGHIAMO:

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19 Gennaio 2020 – Seconda Domenica dopo l’Epifania (anno A)

Sorpreso dalla sensibilità di sua Madre, che si accorge dei particolari, Gesù sorprende sposi, invitati e discepoli con un dono inatteso ma di grande valore. Infatti con il primo dei suoi segni prodigiosi offre la certezza che non soltanto soccorre nella necessità ma collabora alla gioia dell’amore e al gusto che ogni esistenza è chiamata a raggiungere e a donare.

La terza epifania – dopo quella dei magi e del Battesimo nelle acque del Giordano – precisa ulteriormente il significato della venuta del Signore tra noi: Egli è sorgente inesauribile di una vita imbevuta di gusto. Quando giungerà la sua ora, nei giorni della Pasqua, confiderà: “Vi ho detto tutto questo perché la mia gioia sia anche in voi e la vostra gioia sia perfetta”.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera : REGALA NUOVO GUSTO ALLA NOSTRA VITA !

La vita si può gustare come un vino buono o sopportare come un cibo da ingoiare per continuare a vivere. L’incontro con il Signore cambia l’esistenza e dona intensità e gioia senza mutare gli scenari. Affidiamo la nostra quotidiana normalità a Lui che fa prodigi. PREGHIAMO:

Nonostante l’appello di Gesù a restare uniti, la Chiesa ha conosciuto nella sua storia successive divisioni. “Lo Spirito santo viene in aiuto alla nostra debolezza” diceva san Paolo: invochiamolo affinché ispiri e sostenga passi convergenti verso il progetto di Dio. PREGHIAMO:

Dopo la prima Comunione, che un gruppo di nostri ragazzi vive oggi, vorremmo non finisse mai il vino della gioia. Insieme alle famiglie e alla nostra comunità, cresca in loro la voglia di ascoltarti e il desiderio di restare con te, che non deludi e non abbandoni. PREGHIAMO:

“Nella speranza siamo stati salvati”: così la tua Parola ci fa certi che il futuro è amico del bene. Crediamo che dalla roccia può uscire acqua, dal male il bene e dalla morte la vita per ANTONIO MENDOLICCHIO, LUCIANA AIRAGHI e per i defunti, sempre viventi in te. PREGHIAMO:

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12 Gennaio 2020 – Battesimo del Signore (anno A)

Tra l’apparizione della stella luminosa che ha condotto da lontano i sapienti orientali e i cieli aperti da cui discendono, lungo le rive del Giordano, lo Spirito come una colomba e la voce del Padre che proclama Gesù “figlio amatissimo”, è passato più di un quarto di secolo, del quale i Vangeli non raccontano quasi nulla, lasciando immaginare una vita normale.

La prima scelta di Gesù è un indizio di un’accurata preparazione alla missione: essa si pone subito a fianco dell’umanità, segnata dal limite e dal peccato, che rischiano di sciupare il progetto divino, ma che trova disponibile quella giustizia che si chiama misericordia. Con il Battesimo siamo diventati irrevocabilmente “concittadini dei santi e familiari di Dio”!

don Paolo

Qui le letture: https://spl.ink/letture_12012020

Partecipiamo alla preghiera: RENDICI DAVVERO FIGLI E FRATELLI !

La discesa del Signore Gesù prosegue: scende dalla Galilea e si immerge nell’acqua del Giordano che scorre, in fila con chi è desideroso di trasparenza e novità per la propria vita. La coscienza delle nostre fragilità e colpe non prevalga mai sulla sua benevolenza. PREGHIAMO:

Molte delle distinzioni che usiamo di solito non valgono più: non ci sono lontani o vicini, stranieri od ospiti, santi o peccatori, ma soltanto figli amatissimi, abitati dallo Spirito e chiamati a rendere gloria all’unico Padre. Donaci atteggiamenti accoglienti e unitivi. PREGHIAMO:

Da essere battezzati occorre diventare credenti: il sacramento iniziale va custodito e coltivato attraverso percorsi educativi. I genitori li sappiano offrire a se stessi e ai figli; gli adulti e i giovani si impegnino a sceglierli per essere all’altezza della chiamata ricevuta. PREGHIAMO:

Con la sua proposta di vita, Cristo vuole abbattere ogni muro di separazione che divide e genera inimicizia e ostilità. Ogni contrasto presente nel mondo sia superato dal dialogo e dal desiderio della pace e la gioia eterna avvolga VIRGINIO MORETTI e tutti i defunti. PREGHIAMO:

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6 Gennaio 2020 – Epifania del Signore (anno A)

La solennità dell’Epifania fa parte integrante della liturgia natalizia e ha la stessa dignità di quanto abbiamo celebrato il 25 dicembre. Soltanto si allarga l’orizzonte: questa venuta non riguarda solo il popolo ebraico, ma l’Alleanza con le sue promesse di vita e di amore coinvolge l’intera famiglia umana e, rispetto a Dio, non esistono distanze incolmabili.

Nella pienezza della sua maturità umana, Gesù, innalzato sulla croce, attirerà a sé tutto il genere umano come una luce di salvezza universale e manderà i discepoli di ogni tempo, compresi noi, dappertutto affinché a nessuno manchi mai la chiamata, i segni evidenti e la grazia sufficiente per attraversare i contorti sentieri della vita fino all’abbraccio di Dio.

don Paolo

Qui le letture della Messa Vigiliare: https://spl.ink/letture_06012020V
Qui le letture della Messa del Giorno: https://spl.ink/letture_06012020

Partecipiamo alla preghiera : RISCHIARACI MENTE E PASSI, SIGNORE !

Per incontrare Dio, occorre uscire dalle nostre abitudini e mettersi in cammino, occorre desiderare e cercare, occorre non stabilire condizioni né limiti. Lo si trova dove non lo si aspetta, tra luci e ombre, tra smarrimenti e sorprese. Facci abbandonare le nostre difese. PREGHIAMO:

Accanto a noi e nella nostra comunità sono giunti “nuovi magi” del terzo millennio, provenienti da lontani Paesi ma attratti e condotti dalla luce della stessa fede. Aiutaci a considerare l’esperienza di essere “Chiesa dalle genti” come uno stimolo e una risorsa. PREGHIAMO:

Contempliamo la visione luminosa e unitaria di Gerusalemme, secondo la descrizione del profeta Isaia, e consideriamo il tumultuoso scenario del Medio Oriente, attraversato da minacce e violenze, da contrasti, fazioni e ingerenze. Prevalgano il dialogo e gli accordi. PREGHIAMO:

Una luce appaia anche all’orizzonte della vita dei nostri parenti e amici, adulti e giovani, che per ora vivono come se Dio non esistesse. Non manchi loro, anche da parte nostra, un’orante intercessione, un’umile testimonianza e qualche coraggiosa proposta di fede. PREGHIAMO:

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3 Marzo 2019 – Ultima Domenica dopo l’Epifania (anno C)

Nelle situazioni più severe, la scelta di perdonare è una delle più difficili. E’ però essenziale per seguire realmente il Signore Gesù. Il perdono è manifestazione di un bene vero e non potremo pensare di amare davvero se non dopo aver affrontato questa esperienza, che comporta anche un profondo rinnovamento di se stessi.

La durezza di cuore, che può sembrare un atteggiamento di chiarezza e di coerenza, alla luce dei fatti si rivela contraria a quel senso dell’esistenza che è racchiuso soprattutto nelle relazioni umane. Gesù, che è venuto a cercare e a valorizzare chi ha sbagliato e si è disperso, come Zaccheo, ci guidi nel ricondurre al bene ogni contrasto.

don Paolo

Qui le letture: https://spl.ink/letture_03032019

Per pregare insieme: SALVACI DALLE COSE VANE, SIGNORE !

Il “salto di qualità” di Zaccheo comincia dal desiderio di vedere Gesù, per realizzare il quale corre avanti e sale verso l’alto, sul sicomoro. Libera da vuote abitudini, la fede sia creativa, ti corra incontro sempre felice e spalanchi nuovi orizzonti alla vita. PREGHIAMO:

Oggi comprendiamo che lo sguardo di Dio, dettato dall’amore, mai per nessuno è dall’alto in basso ma dal basso verso l’alto, dal nostro nulla al suo tutto, cui ci vuole sollevare. Anche le nostre considerazioni si sforzino di avere la stessa traiettoria. PREGHIAMO:

Da san Paolo siamo richiamati, alla vigilia della Quaresima, all’impegno irrinunciabile delle opere di misericordia, in particolare nel “perdonare le offese ricevute”. Aiutaci a creare le condizioni per riannodare le relazioni interrotte o lontane dal Vangelo. PREGHIAMO:

“Il Signore conosce la penosa sorte dell’uomo – scrive il Siracide – ed effonde la sua misericordia”. Doni fortezza a chi fa fatica ed eterna luce a CRISTIAN PROVASI, SABINA CAMPANALE, ADRIANA PIOVAN, FULVIO BARACHETTI e ai cari defunti. PREGHIAMO:

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24 Febbraio 2019 – Penultima Domenica dopo l’Epifania (anno C)

Comincia l’avvicinamento alla Quaresima, dando risalto alla novità dell’incontro con il Signore Gesù. Levi, il figlio di Alfeo, il futuro apostolo Matteo, riceve un invito e lo accoglie subito, intuendone l’esito liberatorio e lieto. Saulo, il persecutore, è giudicato degno di fiducia, reso forte e preso a servizio da Colui a cui con forza si era opposto.

Dio non volge mai le spalle né chiude le porte a chi è in difficoltà, ma rivolge sempre qualche invito ad avvicinarsi e indicazioni utili a percorrere con gusto la via della vita. L’iniziativa può partire da Lui ma viene anche incontro al desiderio sincero di cambiare vita che è generato prima dalla presunzione e poi naturalmente dallo smarrimento.

don Paolo

Qui le letture: https://spl.ink/letture_24022019

Per pregare insieme: SCUOTICI, SIGNORE, DALL’ABITUDINE!

La chiamata di Matteo dal banco delle imposte appare un momento di liberazione e non una forzatura. Non c’è confronto né complicità tra i beni terreni e il vero bene. Guidaci a vivere il legame con te e le scelte conseguenti con coraggiosa scioltezza. PREGHIAMO:

Riunita attorno al Papa, la Chiesa universale invoca la divina misericordia per le colpe che l’hanno tanto ferita e si impegna ad una maggiore umiltà e trasparenza. Ogni vera novità prenda avvio dall’ammissione del peccato e dalla richiesta del perdono. PREGHIAMO:

San Paolo riconosce che le violenze contro i cristiani erano dovute all’ignoranza circa la proposta di Gesù. Ti chiediamo di far cessare ogni persecuzione religiosa e di aiutarci a conoscere meglio le ragioni della fede e la “differenza cristiana” della vita. PREGHIAMO:

Gesù ha dedicato tempo e salute ai malati e grande speranza alla vita umana limitata ma non annientata dalla morte. A Lui affidiamo chi è nella sofferenza e il dolore e la speranza per MAURO DELLEPIANE, CARLA BAJONI e per i defunti cui siamo grati. PREGHIAMO:

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17 Febbraio 2019 – Sesta Domenica dopo l’Epifania (anno C)

I segni della benevolenza di Dio, le sue epifanie, non hanno misure e ogni pagina di Vangelo ci racconta qualche particolare della sua sollecitudine a favore della nostra condizione. Il Signore si sintonizza immediatamente con la nostra esistenza, senza fare distinzione di origini o di vicende passate né di aridità fisiche o spirituali.

L’offerta di vita che Lui ci elargisce è sempre sorprendente, abbondante e gratuita, al punto che una reazione di meravigliata gratitudine appare inevitabile. Uno solo dei dieci beneficati però torna a lodare Dio e forse non sempre neppure noi. Così l’inquietante interrogativo di Gesù si prolunga nel tempo: “e gli altri nove, dove sono?”.

don Paolo

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Per pregare insieme: TUTTO E’ DONO: GRAZIE, SIGNORE!

I tuoi benefici sono disponibili a tutti e ciascuno può riconoscerli nella sua esistenza. Tu che ti sei meravigliato che solo uno su dieci torni a ringraziare, libera la nostra preghiera da continue richieste o pretese e rendici ogni giorno capaci di gratitudine. PREGHIAMO:

Chi torna a ringraziare è un Samaritano, cioè uno straniero la cui religiosità era spesso giudicata imperfetta. Tu che non guardi quello che appare ma ciò che tu solo puoi conoscere, fa’ che la nostra fede sappia dare valore alla normalità della vita. PREGHIAMO:

Quante sere, pensandoci, dovremmo riconoscere con san Paolo che non abbiamo fatto il bene che potevamo ma, più o meno coscientemente, il nulla o il male. La nostra spiritualità sia guidata dal pensare e dal pregare e non dall’istinto e dal fare. PREGHIAMO:

Il passare del tempo logora il corpo ma favorisce lo spirito, rendendolo più attento e disponibile al tuo progetto di vita. Concedi luce ai nostri passi e felicità senza fine ad ALESSANDRO PIZZETTI, LUCIA BARONE, CELESTINA SUARDI e ad ogni defunto. PREGHIAMO:

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