02 Agosto 2020 – IX Domenica dopo Pentecoste (anno A)

Dopo qualche avversità o sbaglio viene da pensare che potevamo agire diversamente, che se avessimo pensato bene alla situazione avremmo fatto scelte migliori. La Parola oggi, oltre il tema del perdono, mostra la compatibilità tra i progetti di Dio e le vicende umane, tra il tesoro prezioso e il nostro vaso fragile, che comunque è adeguato a contenerlo.

Gesù compie un gesto capace di ricreare un uomo menomato e lo fa rendendo evidente il primato della vita spirituale, spesso immobile pur in un corpo sano. Non possiamo mai rinunciare a cercare e a regolare il motore che ci fa vivere: l’istinto ha dimostrato però troppe volte di non essere affidabile. La vita felice, infatti, viene da fuori e dall’Alto.

don Paolo

Qui le letture

Partecipiamo alla preghiera dicendo: SPALANCA IN NOI NUOVI ORIZZONTI !

La vita è più grande del corpo e i suoi ideali illuminano anche la malattia e la vecchiaia. Rianimando la vitalità dell’uomo paralizzato prima del suo corpo infermo, Gesù ribadisce questa certezza. Rendici equilibrati e saggi nell’avere cura dello spirito come del fisico. PREGHIAMO:

Siamo abili anche noi, come il re Davide, a giudicare subito gli altri piuttosto che noi stessi. E’ facile pronunciare sentenze ma è molto difficile correggersi. Ci aiuti il Signore a confrontarci ogni giorno con la nostra coscienza e a cercare più spesso il suo perdono. PREGHIAMO:

Per arrivare a credere occorre ascoltare e scegliere nel concreto di assecondare la tua Parola. Chi crede deve poi annunciare, testimoniare, aggregare: “ho creduto perciò ho parlato”, dice san Paolo. Sostienici nel passare dall’essere credenti ad essere credibili. PREGHIAMO:

Gli amici del paralitico rappresentano l’impegno premuroso di parenti, medici, infermieri e volontari: Gesù riconosce nei loro gesti una fede sincera. Ogni persona sia amata e curata nella sua singolarità e sia rinnovata la vita a LUIGIA GILARDONI e a tutti i defunti. PREGHIAMO:

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