09 Agosto 2020 – X Domenica dopo Pentecoste (anno A)
Il Tempio è la casa di Dio ma anche del convegno dei suoi figli. Le pagine della sacra Scrittura che oggi meditiamo ci indicano il passaggio dai riti comunitari alle profondità personali della relazione con il Signore. Si inaugura il nuovo Tempio di Salomone, ma Gesù e san Paolo ci conducono a comprendere che Dio può e vuole abitare nella nostra vita.
Eccoci quindi ancora una volta dinanzi ad un tema decisivo: il rapporto da instaurare e verificare tra fede e vita, tra proclamazione e convinzione, tra credere, pregare e agire. La Bibbia conosce le ambiguità che ci insidiano e ci esorta a prendere coscienza del rischio di vivere davanti a Dio come servi e non come figli, per dovere cioè ma senza amore.
don Paolo
Qui le letture
Partecipiamo alla preghiera dicendo: RENDICI PRESENTI E CREDENTI !
Quello che è superfluo non si può intendere come un dono, ma come un atto di condivisione e di giustizia. Secondo la parola del Vangelo, solo ciò che liberamente offri del tuo necessario è dono. Ricordaci che sono i poveri la misura della nostra vera carità. PREGHIAMO:
Il Signore mantiene l’Alleanza e la fedeltà, affidando a ciascuno un’opera che renda visibile la sua presenza e provvidenza. Questo comporta collaborazione e non autonomia. Tra noi e in ogni comunità crescano la stima reciproca e la corresponsabilità. PREGHIAMO:
Il tempio, ossia l’edificio ecclesiale, non è un museo ma una casa: in essa Dio convoca i suoi figli per incontrarli, consigliarli e renderli amici e fratelli. La fede è un cammino sempre aperto, rivelato e sorprendente, che non si ferma alle tradizioni e alle abitudini. PREGHIAMO:
La pandemia tuttora molto diffusa, la grave sciagura avvenuta in Libano, le tante povertà causate dalla squilibrata distribuzione mondiale dei beni offrono ragioni di vigilanza e di preghiera. I defunti e VITTORIO CARBOGNO ricevano da te il centuplo del bene donato. PREGHIAMO: