29 maggio 2016 – Seconda Domenica dopo Pentecoste (anno C)
Dopo avere osservato gli sconfinati orizzonti dell’Ascensione di Gesù, della Pentecoste e della santissima Trinità e ancora stupiti per il dono dell’Eucaristia, nella festa del Corpus Domini, in cui la grandezza di Dio è offerta a noi perché diventi un’unica vita, riscopriamo in queste domeniche che la provvidenza di Dio genera la storia, ricominciando oggi dalla creazione.
L’invito di Gesù ad osservare i passeri e i piccoli fiori spontanei è in realtà un’esortazione a spostare l’attenzione al di fuori di noi. Quelle preoccupazioni che spesso rendono faticosa la vita sono ben conosciute da Dio, che è Padre premuroso. Rendiamoci conto del bene già a nostra disposizione e di quello che, come un seme, è affidato a noi perché possa crescere.
don Paolo
Qui le letture: http://spl.ink/letture_29052016