19 agosto 2018 – Tredicesima Domenica dopo Pentecoste (anno B)

“Neanche in Israele ho trovato una fede così grande!” esclama commosso Gesù rendendosi conto della fiducia con cui uno straniero lo cerca. Quelli che giudichiamo distanti spesso sono più vicini di coloro che manifestano assiduamente una fede stanca e vuota. Siamo provocati così ad un’attenta valutazione del nostro credere.

L’apostolo Paolo ricorda che “la fede viene dall’ascolto della parola di Cristo” e ciò che si oppone all’ascolto è la presunzione di sapere e quindi di essere. In questa domenica che conclude il percorso contemplativo che va dalla creazione alla venuta di Cristo siamo esortati ad accorgerci delle radici della fede e ad averne più cura.

don Paolo

Qui le letture: https://spl.ink/letture_19082018

 

Per pregare insieme in settimana:

DISPONICI AD ASCOLTARE MEGLIO, SIGNORE !

• La vera religiosità vale più dei luoghi sacri, dei riti e delle appartenenze. Dio lascia che sia distrutto e poi ricostruito il Tempio: a Lui interessa lo spirito dell’uomo, a cui rivela i suoi segreti. Concedici ogni giorno più attenzione e centralità per Lui. PREGHIAMO!

• “Chi ha creduto, dopo aver ascoltato?” si chiede san Paolo a proposito del popolo ebraico, amato ed eletto. La domanda vale anche per noi, spesso smemorati e distratti. Aiutaci a distinguere e a custodire il Vangelo da ogni altra voce o parola. PREGHIAMO!

• Il centurione romano, uno straniero, si rivolge a Gesù con grande sincerità e umiltà. Gesù riconosce la sua fede intensa e la preferisce a confronto di quella abituale ma incerta. Rendici pienamente credenti, senza oscillazioni e ambiguità. PREGHIAMO!

• L’eco della tremenda sciagura di Genova ci fa ascoltare in silenzio il dolore dei defunti, dei sopravvissuti e dei parenti. Il nostro Dio ama e riscatta la vita e la morte: in Lui confidiamo, promettendogli di essere più responsabili verso tutti. PREGHIAMO!

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