“Testimoni oculari”: una sacra rappresentazione
Mercoledì 6 aprile alle ore 21.00
in chiesa parrocchiale
Angelo FRANCHINI
presenta
TESTIMONI OCULARI
La versione originale della Sacra Rappresentazione, scandita dalle stazioni della Via Crucis, interamente scritta, realizzata e interpretata da Angelo Franchini.
Personaggi: Pilato, Erode il grande, Giuseppe, il giovane ricco, una delle vergini stupide, il cieco di Gerico, Giuda, il ladrone cattivo, Giovanni Zuccone, l’Uomo vestito di bianco.
Angelo Franchini: scrive, realizza e interpreta gli incontri teatrali ispirati al Vangelo dal 1982
Testo: pubblicato dalle Edizioni paoline nel 2006
Durata e atti: 65 minuti ad atto unico
L’ultimo articolo su Avvenire del 14/03/2010: “Testimoni oculari” in scena di Roberto Zago
Se dopo oltre 400 repliche in tutta Italia, l’autore/regista, e unico interprete, Angelo Franchini, riesce ancora a commuovere con il suo “Testimoni oculari”, forse la parola capolavoro può essere spesa. Scandito sulle stazioni della Via Crucis, lo spettacolo ne vede in ognuna un personaggio diverso rivivere l’incontro/rapporto con il Cristo. Pilato, Giuseppe, Erode, Giuda, il ladrone, il cieco, sino a quel Giovanni Zuccone che, tirato un sasso all’immagine di Maria, che l’ha fatta sanguinare, si vede da lei accolto….Franchini interpreta tutte le parti, mutando fogge, voce e sentimenti sull’ala di una poesia scabra e semplice, aderente ai personaggi tratteggiati senza retorica, mirati a rendere un avvertimento di speranza riflessiva e di segreta gioia. Luci soffuse, più buio che clamore di riflettori, accompagnate le parole da una colonna musicale pertinente, e da candele che, come nella resurrezione suggeriscono di celare nel silenzio il mistero che attende tutti, sulla traccia del deposto crocifisso…Lo chiamano e lo richiamano, per vedere e sentire, come è accaduto a noi, qualcosa che a teatro non si ascolta mai…
“Se dopo oltre 400 repliche in tutta Italia, l’autore/regista, e unico interprete, Angelo Franchini, riesce ancora a commuovere con il suo “Testimoni oculari”, forse la parola capolavoro può essere spesa. Scandito sulle stazioni della Via Crucis, lo spettacolo ne vede in ognuna un personaggio diverso rivivere l’incontro/rapporto con il Cristo. Pilato, Giuseppe, Erode, Giuda, il ladrone, il cieco, sino a quel Giovanni Zuccone che, tirato un sasso all’immagine di Maria, che l’ha fatta sanguinare, si vede da lei accolto….Franchini interpreta tutte le parti, mutando fogge, voce e sentimenti sull’ala di una poesia scabra e semplice, aderente ai personaggi tratteggiati senza retorica, mirati a rendere un avvertimento di speranza riflessiva e di segreta gioia. Luci soffuse, più buio che clamore di riflettori, accompagnate le parole da una colonna musicale pertinente, e da candele che, come nella resurrezione suggeriscono di celare nel silenzio il mistero che attende tutti, sulla traccia del deposto crocifisso…Lo chiamano e lo richiamano, per vedere e sentire, come è accaduto a noi, qualcosa che a teatro non si ascolta mai…”