Tettamanzi dialoga con i giovani di Baggio

Nell’inserto Milano Sette di Avvenire di domenica 6 marzo 2011 a pag. 3, in evidenza l’articolo dedicato a “Tettamanzi dialoga con i giovani di Baggio” di Cristina Conti, nel quale si evidenzia che l’Arcivescovo ha accettato la richiesta dei ragazzi della periferia ovest di Milano che, nella recente visita pastorale, gli hanno proposto di incontrarlo direttamente per confrontarsi con lui sui problemi di questa generazione.

Riportiamo il testo dell’articolo, firmato da Cristina Conti.

I giovani di Baggio con il Cardinale

I giovani di Baggio con il Cardinale

Un incontro tra i giovani del Decanato di Baggio e il Cardinale. Un evento insolito, chiesto per confrontarsi con lui sui problemi che questa fascia di età si trova a vivere nella società e su come poter mettere in pratica oggi l’insegnamento della Chiesa. “Quando il Cardinale Dionigi Tettamanzi è venuto a incontrare la Comunità decanale durante l’ultima visita pastorale dello scorso 6 febbraio, i giovani del Decanato gli avevano espresso il desiderio di un incontro personale per fare il punto sulla Chiesa che vedono e su quella che vorrebbero. Probabilmente l’Arcivescovo ha capito che si trattava di una richiesta sincera, di un bisogno di confronto che veniva dal cuore e ha risposto di sì”, spiega don Vittorio Ventura, Decano e Parroco della Parrocchia di Sant’Apollinare. Necessità di confrontarsi con preti giovani, di avere vicino i sacerdoti per più tempo, mandati più lunghi per condividere un cammino, desiderio profondo di un confronto continuo con la Chiesa e di conoscere meglio il suo Pastore, spazi in cui trascorrere il tempo insieme dopo lo studio o il lavoro. Questi alcuni dei temi su cui si concentrerà l’incontro che si svolgerà presso la Parrocchia di Sant’Apollinare (piazza Sant’Apollinare 7 a Milano) giovedì 10 marzo alle 21. “Da parte dei giovani c’è la volontà di comprendere meglio quello che hanno attorno e di essere guidati in questa scoperta”, aggiunge il Decano. E le parole del Cardinale durante la visita pastorale sono state sicuramente un invito ad approfondire questi temi: “dovete voler bene alla Chiesa, cogliendone le pecche ma anche il bene e la bellezza, che è riflesso della bellezza di Cristo”.

Don Vittorio Ventura

Don Vittorio Ventura

Trenta i giovani provenienti dalle nove Parrocchie del Decanato. I più assidui a frequentare la Scuola della Parola settimanale e gli incontri mensili tra le Comunità del territorio. Ma a trarne beneficio sarà tutta la Comunità. “Normalmente questi ragazzi vivono gli incontri nel loro gruppo, ma questa volta vogliono dialogare direttamente con il Cardinale delle grandi cose della vita, per poi parlarne anche con chi non frequenta: un lavoro missionario, insomma”, precisa don Ventura. Difficoltà a trovare un lavoro, a mettere su famiglia in autonomia, a capire il proprio ruolo all’interno della società, ma anche deriva del mondo giovanile il bisogno di punti di aggregazione. Sono solo alcuni dei problemi più diffusi oggi tra chi ha dai 25 anni in su. “Mi sembra molto importante che i giovani abbiano fatto questa richiesta al Cardinale – sottolinea il Decano – perché hanno manifestato così l’interesse all’incontro, al dialogo e all’accompagnamento della Chiesa per sentirsi parte della Comunità cristiana”. A Baggio la situazione dei giovani oggi è molto migliorata. Il disagio di trent’anni fa è ormai lontano. Oggi ci sono situazioni critiche solo nei quartieri in cui è più alta la presenza di case popolari, come quello di Quinto Romano, dove è molto attiva la Cooperativa Filo di Arianna della Caritas. “Abbiamo avuto purtroppo qualche emergenza per gli adolescenti in certi oratori e in alcuni casi abbiamo deciso di sospendere temporaneamente il servizio. Proprio per questo motivo abbiamo scelto di portare avanti un’Unità di Pastorale giovanile”, conclude don Vittorio. Si tratta di un progetto che si svolgerà nell’arco di tre anni. Avrà il titolo “Famiglie, giovani e sport” e sarò realizzato con la collaborazione di Comunità Nuova di don Gino Rigoldi. L’obiettivo che questa iniziativa si propone è quello di riorganizzare gli oratori, perché risultino accoglienti per tutti: perché ritornino a essere luoghi in cui si possa fare servizio alla gente.

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