7 settembre 2014 – 2a domenica dopo il martirio di San Giovanni Battista

In questo tratto dell’anno liturgico ambrosiano, ossia nel tempo dopo il martirio di Giovanni Battista, contempliamo il volto di Cristo, approfondendo la sua umanità e nel contempo il suo mistero. Egli si presenta a noi come immagine e rivelazione del Padre, che ama intensamente i suoi figli e vuole per loro comunione e pienezza di vita.

Guardando il Figlio, noi vediamo il Padre e comprendiamo che la sua volontà non è di giudicare ma di illuminare e di incoraggiare l’esistenza, secondo la promessa che ci è riferita oggi dal profeta Isaia: “Il Signore sarà per te luce eterna, il tuo Dio sarà il tuo splendore”. Aprendoci alla grazia, sempre disponibile, avviciniamoci al Signore con gioia.

don Paolo

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Messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima 2014

PAPA: ESCE DA PORTA ANGELICA E SALUTA FOLLA FEDELISi è fatto povero per arricchirci con la sua povertà (cfr 2 Cor 8,9)

Cari fratelli e sorelle,
in occasione della Quaresima, vi offro alcune riflessioni, perché possano servire al cammino personale e comunitario di conversione. Prendo lo spunto dall’espressione di san Paolo: «Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà» (2 Cor 8,9). L’Apostolo si rivolge ai cristiani di Corinto per incoraggiarli ad essere generosi nell’aiutare i fedeli di Gerusalemme che si trovano nel bisogno. Che cosa dicono a noi, cristiani di oggi, queste parole di san Paolo? Che cosa dice oggi a noi l’invito alla povertà, a una vita povera in senso evangelico?

La grazia di Cristo
Anzitutto ci dicono qual è lo stile di Dio. Dio non si rivela con i mezzi della potenza e dellaricchezza del mondo, ma con quelli della debolezza e della povertà: «Da ricco che era, si è fatto povero per voi…». Cristo, il Figlio eterno di Dio, uguale in potenza e gloria con il Padre, si è fatto povero; è sceso in mezzo a noi, si è fatto vicino ad ognuno di noi; si è spogliato, “svuotato”, per rendersi in tutto simile a noi (cfr Fil 2,7; Eb 4,15). È un grande mistero l’incarnazione di Dio! Ma la ragione di tutto questo è l’amore divino, un amore che è grazia, generosità, desiderio di prossimità, e non esita a donarsi e sacrificarsi per le creature amate. La carità, l’amore è condividere in tutto la sorte dell’amato. L’amore rende simili, crea uguaglianza, abbatte i muri e le distanze. E Dio ha fatto questo con noi. Gesù, infatti, «ha lavorato con mani d’uomo, ha pensato con intelligenza d’uomo, ha agito con volontà d’uomo, ha amato con cuore d’uomo. Nascendo da Maria Vergine, egli si è fatto veramente uno di noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato» (Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes, 22).

Lo scopo del farsi povero di Gesù non è la povertà in se stessa, ma – dice san Paolo – «…perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà». Non si tratta di un gioco di parole, di un’espressione ad effetto! È invece una sintesi della logica di Dio, la logica dell’amore, la logica dell’Incarnazione e della Croce. Dio non ha fatto cadere su di noi la salvezza dall’alto, come l’elemosina di chi dà parte del proprio superfluo con pietismo filantropico.

Non è questo l’amore di Cristo! Quando Gesù scende nelle acque del Giordano e si fa battezzare da Giovanni il Battista, non lo fa perché ha bisogno di penitenza, di conversione; lo fa per mettersi in mezzo alla gente, bisognosa di perdono, in mezzo a noi peccatori, e caricarsi del peso dei nostri peccati. E’ questa la via che ha scelto per consolarci, salvarci, liberarci dalla nostra miseria. Ci colpisce che l’Apostolo dica che siamo stati liberati non per mezzo della ricchezza di Cristo, ma per mezzo della sua povertà. Eppure san Paolo conosce bene le «impenetrabili ricchezze di Cristo» (Ef 3,8), «erede di tutte le cose» (Eb 1,2).

Che cos’è allora questa povertà con cui Gesù ci libera e ci rende ricchi? È proprio il suo modo di amarci, il suo farsi prossimo a noi come il Buon Samaritano che si avvicina a quell’uomo lasciato mezzo morto sul ciglio della strada (cfr Lc 10,25ss). Ciò che ci dà vera libertà, vera salvezza e vera felicità è il suo amore di compassione, di tenerezza e di condivisione. La povertà di Cristo che ci arricchisce è il suo farsi carne, il suo prendere su di sé le nostre debolezze, i nostri peccati, comunicandoci la misericordia infinita di Dio. La povertà di Cristo è la più grande ricchezza: Gesù è ricco della sua sconfinata fiducia in Dio Padre, dell’affidarsi a Lui in ogni momento, cercando sempre e solo la sua volontà e la sua gloria. È ricco come lo è un bambino che si sente amato e ama i suoi genitori e non dubita un istante del loro amore e della loro tenerezza. La ricchezza di Gesù è il suo essere il Figlio, la sua relazione unica con il Padre è la prerogativa sovrana di questo Messia povero. Quando Gesù ci invita a prendere su di noi il suo “giogo soave”, ci invita ad arricchirci di questa sua “ricca povertà” e “povera ricchezza”, a condividere con Lui il suo Spirito filiale e fraterno, a diventare figli nel Figlio, fratelli nel Fratello Primogenito (cfr Rm 8,29).

È stato detto che la sola vera tristezza è non essere santi (L. Bloy); potremmo anche dire che vi è una sola vera miseria: non vivere da figli di Dio e da fratelli di Cristo.

La nostra testimonianza
Potremmo pensare che questa “via” della povertà sia stata quella di Gesù, mentre noi, cheveniamo dopo di Lui, possiamo salvare il mondo con adeguati mezzi umani. Non è così. In ogni epoca e in ogni luogo, Dio continua a salvare gli uomini e il mondo mediante la povertà di Cristo, il quale si fa povero nei Sacramenti, nella Parola e nella sua Chiesa, che è un popolo di poveri. La ricchezza di Dio non può passare attraverso la nostra ricchezza, ma sempre e soltanto attraverso la nostra povertà, personale e comunitaria, animata dalloSpirito di Cristo.

Ad imitazione del nostro Maestro, noi cristiani siamo chiamati a guardare le miserie dei fratelli, a toccarle, a farcene carico e a operare concretamente per alleviarle. La miseria non coincide con la povertà; la miseria è la povertà senza fiducia, senza solidarietà, senza speranza. Possiamo distinguere tre tipi di miseria: la miseria materiale, la miseria morale e la miseria spirituale. La miseria materiale è quella che comunemente viene chiamata povertà e tocca quanti vivono in una condizione non degna della persona umana: privati dei diritti fondamentali e dei beni di prima necessità quali il cibo, l’acqua, le condizioni igieniche, il lavoro, la possibilità di sviluppo e di crescita culturale. Di fronte a questa miseria la Chiesa offre il suo servizio, la sua diakonia, per andare incontro ai bisogni e guarire queste piaghe che deturpano il volto dell’umanità. Nei poveri e negli ultimi noi vediamo il volto di Cristo; amando e aiutando i poveri amiamo e serviamo Cristo. Il nostro impegno si orienta anche a fare in modo che cessino nel mondo le violazioni della dignità umana, le discriminazioni e i soprusi, che, in tanti casi, sono all’origine della miseria. Quando il potere, il lusso e il denaro diventano idoli, si antepongono questi all’esigenza di una equa distribuzione delle ricchezze. Pertanto, è necessario che le coscienze si convertano alla giustizia, all’uguaglianza, alla sobrietà e alla condivisione.

Non meno preoccupante è la miseria morale, che consiste nel diventare schiavi del vizio e del peccato. Quante famiglie sono nell’angoscia perché qualcuno dei membri – spesso giovane – è soggiogato dall’alcol, dalla droga, dal gioco, dalla pornografia! Quante persone hanno smarrito il senso della vita, sono prive di prospettive sul futuro e hanno perso la speranza! E quante persone sono costrette a questa miseria da condizioni sociali ingiuste, dalla mancanza di lavoro che le priva della dignità che dà il portare il pane a casa, per la mancanza di uguaglianza rispetto ai diritti all’educazione e alla salute. In questi casi la miseria morale può ben chiamarsi suicidio incipiente. Questa forma di miseria, che è anche causa di rovina economica, si collega sempre alla miseria spirituale, che ci colpisce quando ci allontaniamo da Dio e rifiutiamo il suo amore. Se riteniamo di non aver bisogno di Dio, che in Cristo ci tende la mano, perché pensiamo di bastare a noi stessi, ci incamminiamo su una via di fallimento. Dio è l’unico che veramente salva e libera.

Il Vangelo è il vero antidoto contro la miseria spirituale: il cristiano è chiamato a portare in ogni ambiente l’annuncio liberante che esiste il perdono del male commesso, che Dio è più grande del nostro peccato e ci ama gratuitamente, sempre, e che siamo fatti per la comunione e per la vita eterna. Il Signore ci invita ad essere annunciatori gioiosi di questo messaggio di misericordia e di speranza! È bello sperimentare la gioia di diffondere questa buona notizia, di condividere il tesoro a noi affidato, per consolare i cuori affranti e dare speranza a tanti fratelli e sorelle avvolti dal buio. Si tratta di seguire e imitare Gesù, che è andato verso i poveri e i peccatori come il pastore verso la pecora perduta, e ci è andato pieno d’amore. Uniti a Lui possiamo aprire con coraggio nuove strade di evangelizzazione e promozione umana.

Cari fratelli e sorelle, questo tempo di Quaresima trovi la Chiesa intera disposta e sollecitanel testimoniare a quanti vivono nella miseria materiale, morale e spirituale il messaggio evangelico, che si riassume nell’annuncio dell’amore del Padre misericordioso, pronto ad abbracciare in Cristo ogni persona. Potremo farlo nella misura in cui saremo conformati a Cristo, che si è fatto povero e ci ha arricchiti con la sua povertà. La Quaresima è un tempo adatto per la spogliazione; e ci farà bene domandarci di quali cose possiamo privarci al fine di aiutare e arricchire altri con la nostra povertà. Non dimentichiamo che la vera povertà duole: non sarebbe valida una spogliazione senza questa dimensione penitenziale. Diffido dell’elemosina che non costa e che non duole.

Lo Spirito Santo, grazie al quale «[siamo] come poveri, ma capaci di arricchire molti; come gente che non ha nulla e invece possediamo tutto» (2 Cor 6,10), sostenga questi nostri propositi e rafforzi in noi l’attenzione e la responsabilità verso la miseria umana, per diventare misericordiosi e operatori di misericordia. Con questo auspicio, assicuro la mia preghiera affinché ogni credente e ogni comunità ecclesiale percorra con frutto l’itinerario quaresimale, e vi chiedo di pregare per me. Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca.

Dal Vaticano, 26 dicembre 2013
Festa di Santo Stefano, diacono e primo martire

Francesco

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Famiglie dell’oratorio – Cammino 2013-14

famiglia_0Oratorio San Luigi e Oratorio San Giovanni Bosco
Proposta dei momenti del cammino

PREGHIERA : tutti i venerdì sera di Avvento e di Quaresima in Chiesa Vecchia di Baggio, via Ceriani 3, in fondo a via Forze Armate

PERCORSO: incontri periodici (dettagliato di seguito)

MOMENTI DI CONDIVISIONE:

“Domenica del cacciavite”, momento della domenica di vita insieme per celebrare la messa, pranzare e prendersi cura degli spazi dell’Oratorio con attività di manutenzione (ciascuna comunità valuterà la modalità e la cadenza)

dal 2 al 5 Gennaio – “Campo per famiglie ” presso il SERMIG di Torino, contatti Fabiola o Alessio (seguiranno comunicazioni via mail)

vacanza estiva comunitaria (da programmarsi nell’ambito di ciascuna comunità)

PERCORSO

Tema: il DESERTO, suddiviso in 6 tappe

Cadenza: mensile

Preparazione: abbiamo stabilito insieme che un piccolo gruppo di persone preparerà a rotazione i singoli incontri (i gruppi sono “aperti”, per cui ciascuno si senta libero di inserirsi quando vorrà in un gruppo di preparazione)

Organizzazione:

è previsto il baby-sitting gestito dei giovani (sarà opportuno sapere in anticipo quanti bimbi saranno presenti per poter offrire un “servizio” adeguato)
gli Oratori ospiteranno a turno oi momenti
contribuire alle spese utilizzando lo “scatolone del grazie”

Quando: il sabato sera, secondo la seguente agenda di massima:
ore 18.30 – accoglienza, organizzazione del baby-sitting
ore 19.00 – prima parte: meditazione
ore 20.00 – cena condivisa
ore 21.00 – 22.30 seconda parte: confronto di gruppo

Cosa serve
Bibbia, quaderno e penna
Un piatto pronto da condividere

Calendario:

  • sab. 26 Ottobre – tema “Quando le promesse di Dio tardano a realizzarsi…meglio arrangiarsi!”; preparato da Gabriella, Corrado, Alessandra, Luca, Mariagrazia e Marta – in Oratorio San Luigi, Via Cabella, 18
  • sab. 30 Novembre – tema “Pozzo: luogo del corteggiamento e del rispetto dei tempi”; preparato da Alicia, Valentina, Silvia, Raffaele, Ilaria e Paola
  • sab. 25 Gennaio – tema “Creazione uomo / donna: attraversare il guado della morte”; preparato da Francesca, Josephine, Paolo, Francesco e Sara
  • sab. 15 Marzo – tema “Quando servire Dio diventa disobbedienza creatrice”; preparato da Pierangelo, Giovanna, Barbara, Patrizia e Pietro
  • sab. 5 Aprile – tema “Roveto: che Dio conosco?”; preparato da Nicoletta, Fazio, Antonio, Linda e Massimo
  • sab. 10 Maggio – tema “Quando la terra promessa diventa un ingigantimento dei problemi” ; preparato da Antonella, Roberta, Gianluca, Stefania, Sonia e Moreno

NB: Chi volesse partecipare o avere altre informazioni può scrivere a famiglieoratoriosantapollinare@gmail.com o chiedere a don Roberto o a suor Barbara

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Quarta elementare: le tende di Abramo – II Incontro

Appuntamento per i papà, per allestire l’accampamento: SABATO 2 marzo, al bar, ore 16.00!

Appuntamento per le Mamme: per cucinare il cibo ovvero cosa mangeremo e berremo domenica 3 marzo sotto le “tende” nel deserto proprio come Abramo! Il ritrovo per la preparazione è SABATO 2 marzo in cucina, ore 14.00!

Per tutti, domenica 3 marzo:

ore 9.30: partecipazione alla S. Messa    (ritrovo ore 9.20 in oratorio).

ore 11.15: nella palestra dell’oratorio  vivremo ancora insieme DENTRO le TENDE di ABRAMO! Tende, luoghi, percorsi, cibi, suoni, musiche … Ci verrà raccontato e  rivivremo ciò che succedeva a quel tempo…

(scarica il volantino promemoria)

 

 

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Gruppo Preado

preadoRagazzi di prima media! Inizia
L’AGGANCIO AL GRUPPO PREADO!
Ecco le date degli incontri:
19 Febbraio h 17,00
26 Febbraio h 17,00
5 Marzo h 17,00
12 Marzo h 17,00
19 Marzo h 17,00

E in più…
27 Marzo: Preghiera di Pasqua con tutti i Preado in Chiesa Vecchia (baggio)
9 Aprile: Allenamento UpGrade
16 Aprile: Allenamento UpGrade
23 Aprile: Allenamento UnGrade
7 Maggio: Creazione delle magliette della squadra!
14 Maggio: Creazione delle magliette
18 Maggio UpGrade con gli altri oratori

Scarica i promemoria per i genitori, per i ragazzi

 

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Primo venerdì di Avvento

JEAN GUITTON, Les Apôtres au Concile, 1964

JEAN GUITTON, Les Apôtres au Concile, 1964

Per una ripresa dell’incontro dal titolo
“Interpretare il Concilio Vaticano II”

Venerdì 23 novembre, ore 21,
nella sala della Parola in Piazza S. Apollinare 1

tutti siamo invitati …

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Appuntamenti 1a e 2a elementare

Carissimo/a amico/a di PRIMA E SECONDA ELEMENTARE, ti invitiamo,

MARTEDÌ 20 NOVEMBRE DALLE 16.30 ALLE 18.00
MARTEDÌ 27 NOVEMBRE DALLE 16.30 ALLE 18.00
MARTEDÌ 4 DICEMBRE DALLE 16.30 ALLE 18.00
MARTEDÌ 11 DICEMBRE DALLE 16.30 ALLE 18.00

Gli incontri si terranno nei martedì di Avvento dalle 16.30 alle 18.00; dalle 16.30 alle 17.15 ci sarà l’accoglienza (gioco insieme) e dalle 17.15 alle 18.00 l’incontro vero e proprio.

… E CON LA TUA FAMIGLIA, SABATO 15 DICEMBRE TI ASPETTIAMO alle ore 16.00
al parco di via Rismondo: saremo tutti dentro il Natale di Gesù, al PRESEPE VIVENTE.

Venerdì 14 dicembre con voi e i vostri genitori prepareremo il pane, perché al presepe, saremo i fornai che portano in dono il pane fresco a Gesù!!!

BUON CAMMINO!
Ciao! A presto!

Scarica il volantino promemoria

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Buon anno nuovo … in oratorio!

Ecoci al nuovo anno … di preghiera! da domenica inizia l’AVVENTO.
Noi ci diamo ormai il consueto appuntamento della messa alle ore 9.30 in ORATORIO. e come al solito ci dividiamo: in SALA ROSSA tutti i bimbi fino alla terza elementare con mamma e papà in PALESTRA tutti i ragazzi dalla quarta elementare in su fino a tutti!

Vi aspettiamo!!!
don Roberto e suor Barbara      … a proposito: PASSATE PAROLA!!!

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Il tesoro del Concilio

JEAN GUITTON, Les Apôtres au Concile, 1964

JEAN GUITTON, Les Apôtres au Concile, 1964

“persino la luna si è fermata stasera”
per una ripresa del Concilio Vaticano II nell’Anno della Fede

                        9 novembre 2012 (presso Salone Parrocchiale, Parrocchia S. Marcellina a Muggiano)Interpretare il Concilio (Prof. Don A. Cozzi)

14 dicembre 2012 (presso Oratorio via Cabella, 18, Parrocchia S. Apollinare, Baggio)
La “Dei Verbum” cosa ha detto il Concilio sulla Parola di Dio (Mons. G. Giavini)

11 gennaio 2013 (presso Salone Parrocchiale, Parrocchia S. Marcellina a Muggiano)
La “Lumen Gentium”, l’immagine di Chiesa del Concilio (Prof. Don G. Cislaghi)

8 febbraio 2013 (presso Oratorio via Cabella, 18, Parrocchia S. Apollinare, Baggio)
La “Dignitatis Humanae”, sulla libertà religiosa (Prof. M. Vergottini)

 15 marzo 2013 (presso Salone Parrocchiale, Parrocchia S. Marcellina a Muggiano)
Dalla “Ad gentes” al Sinodo sulla nuova evangelizzazione,
sull’impegno missionario della Chiesa

12 aprile 2013 (presso Oratorio via Cabella, 18, Parrocchia S. Apollinare, Baggio)
La “Sacrosanctum Concilium”, la liturgia del Vaticano II (Prof. Don N. Valli)

Gli incontri si svolgeranno dalle ore 21.00,
è chiesto ai partecipanti un contributo di euro 10

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Terza elementare: la scoperta del tesoro …

Carissimi genitori, abbiamo tanta necessità della vostra vera collaborazione. Gli spazi dell’oratorio dove proseguiremo il cammino di catechesi, al momento richiamano lo stile di un’aula scolastica. Ci piacerebbe invitare i nostri bambini in un luogo che sia accogliente come una stanza di casa. Per arrivare a questo cambiamento, che per i bambini sarà anche parte della “scoperta del tesoro” che hanno già iniziato a cercare, il giorno 10 novembre p.v. alle ore 15.00 vi invitiamo per dipingere e disegnare quelle che ricorderemo vecchie aule e vivremo da nuove stanze.
Vi aspettiamo “artisti in erba”!
Grazie a presto!!! (scarica il volantino promemoria)

I catechisti Angela, Enrico, Luigi, Rita, Rossella, Samantha, sr Barbara, don Roberto

 

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