27 dicembre 2015 – Domenica nell’Ottava del Natale – Festa di San Giovanni Apostolo ed Evangelista

Nel terzo degli otto giorni che compongono la solennità del Natale del Signore la liturgia propone la gioiosa memoria dell’apostolo ed evangelista Giovanni, che usa definirsi “il discepolo che Gesù amava” e che nel suo Vangelo ci ha lasciato una testimonianza originale e incisiva della sua esperienza con il Signore.

Giovanni afferma di avere visto, ascoltato, contemplato e toccato con mano il Signore e di avere trovato nel legame con Lui luce e amore per la vita, dal primo incontro lungo le rive del mare di Galilea fino ai giorni drammatici e poi gioiosi della Pasqua. Incoraggiati dalla sua testimonianza, ci accostiamo nuovamente a Gesù, “luce che illumina ogni uomo”.

don Paolo

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25 dicembre 2015 – Natale del Signore

Siamo giunti finalmente, dopo i quaranta giorni del cammino di Avvento, al “campo dei pastori” presso Betlemme, dove appare il Figlio di Dio e di Maria e dove l’angelo dà notizia agli umili e ai piccoli di un avvenimento inatteso ed incredibile, che manifesta la fedeltà del Dio dell’Alleanza alle sue promesse e al suo amore incondizionato.

Pur circondati da tanti e bellissimi presepi, anche nelle nostre case, che evocano la prima venuta, sappiamo che è soprattutto nel dono dell’Eucaristia, accompagnato dalla Parola, che il Signore è vivo, è vicino e abbraccia il mondo perché abbia consolazione e speranza. Il Padre celeste e lo Spirito santo rendano adeguate a Gesù anche le nostre scelte di vita.

don Paolo

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20 dicembre 2015 – Sesta Domenica di Avvento

Quasi alla vigilia dell’evento natalizio, oggi siamo introdotti a contemplare, con un unico sguardo di fede, il mistero dell’Incarnazione del Signore e della divina maternità di Maria: l’accoglienza nella fede si compie, con la disponibilità di tutto l’amore di cui una madre è capace, nel dono del proprio corpo come tabernacolo per il Dio “che era, che è che viene”.

Lo Spirito santo che abita in noi ci insegnerà a rendere vicino il Signore: lasciamo che i nostri pensieri, desideri, parole e gesti siano ispirati dal Signore e dalla sua tenerissima Madre. Facendoci portatori come Lei delle attese e delle sofferenze del mondo, offriamo noi stessi come strumenti della provvidenza di Dio, che tutto conosce e mai delude.

don Paolo

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13 dicembre 2015 – Quinta Domenica di Avvento (anno C)

Un’immagine sorprendente ci avvicina al mistero del Natale: quella dell’amore nuziale. Giovanni Battista infatti presenta il Cristo come lo Sposo, che viene nel mondo per unirsi alla Sposa amatissima, la Chiesa e l’umanità. Il severo Precursore, definendosi come l’ “amico dello sposo”, confessa la sua gioia nel favorire la reciprocità di questo desiderio.

Impegniamoci a condividere il proposito del Battezzatore nei confronti di Gesù: “Lui deve crescere, io invece diminuire”. Lasciamo che il Signore giunga al centro della nostra vita e che riceva tutta la nostra fiducia perché “chi viene dall’alto è al di sopra di tutti”: nel suo amore, delicato e tenace, troveremo la forza per una vita coerente, serena e utile.

don Paolo

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8 dicembre 2015 – Immacolata Concezione della Vergine Maria

Iniziamo, sotto lo sguardo luminoso e materno della Vergine Immacolata, l’Anno santo della misericordia, indetto da papa Francesco, mezzo secolo dopo la fine del Concilio Vaticano II, per il momento storico che siamo chiamati ad affrontare con una nuova disponibilità al progetto d’amore che Dio continua a proporre alla libertà di ogni persona.

Maria, la “piena di grazia”, la Madre rivestita di luce, ci accompagna nel cammino e infonde piena fiducia ai nostri passi incerti perché spesso segnati dalla paura. Ci stimola a confidare nella forza della grazia di Dio, nell’attesa delle sue meraviglie e nel desiderio di rendere in ogni situazione gloria a Dio, sempre “paziente e misericordioso”.

don Paolo

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6 dicembre 2015 – Quarta Domenica di Avvento (anno C)

L’ingresso, semplice e lieto, di Gesù a Gerusalemme: un Vangelo pasquale nel cuore del tempo di Avvento e soprattutto un’indicazione su come il Figlio di Dio e figlio dell’uomo venga per restare in mezzo a noi. Egli è accolto dai semplici e dai puri di cuore ed è invece escluso da quanti si sono fatti un’idea soggettiva e sbagliata a proposito di Dio.

Nella scena evangelica possiamo riconoscerci come chiamati da Gesù a collaborare nel suo desiderio arrivare a tutti per condividere la bella notizia dell’amore di Dio. Il Natale che si avvicina e la nostra vita siano per la gioia e per la speranza di molti, attraverso l’umile servizio per il quale ci è rinnovata la richiesta: “Oggi il Signore ha bisogno di te!”.

don Paolo

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29 novembre 2015 – Terza Domenica di Avvento (anno C)

I Profeti avevano annunciato la venuta di un Messia forte e deciso, mentre Gesù si presenta con tratti di umiltà e di misericordia. Dal carcere, dove è rinchiuso, Giovanni Battista, tramite i suoi discepoli, pone allora la questione essenziale: “Sei tu colui che deve venire oppure dobbiamo aspettare un altro?”, ricevendo una rassicurante risposta.

“Beato chi non perderà la fiducia in me!” è l’esortazione che Gesù rivolge a coloro che tentano di definirlo entro uno schema limitato. Il Signore è sempre più grande e giusto delle nostre logiche. E’ fedele ma anche sorprendente, viene a curare le nostre ferite e risolleva la speranza, indica la via della giustizia e dà rilievo a ciò che vale eternamente.

don Paolo

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22 novembre 2015 – Seconda Domenica di Avvento (anno C)

Siamo figli del Regno di Dio, che misteriosamente ma anche con assoluta certezza sta crescendo nel mondo, tutti noi che abbiamo la consapevolezza di appartenere al Signore. Questa condizione di vita richiede una continua vigilanza, orientata a “preparare la via del Signore”, cioè a manifestare a Lui, da parte nostra, desiderio e disponibilità.

Ritorniamo, guidati da Giovanni Battista, al valore decisivo del Battesimo, riconoscendo i sentieri erranti che abbiamo percorso lontani dal Signore, e ascoltando la voce che continua a gridare esortando a dirigerci con fiducia verso il Signore, che non è mai deluso e che completerà il progetto preparato con amore per ciascuno dei suoi figli.

don Paolo

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15 novembre 2015 – Prima Domenica di Avvento (anno C)

“Nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore, Gesù Cristo”: questo annuncio risuona puntualmente ogni volta nella liturgia tramite la voce del sacerdote. Avvento, che significa venuta, è tempo per ravvivare questa attesa, che non può essere passiva ma attraversata dal desiderio di conoscere e di incontrare.

Affrontare una serie di tribolazioni farà comprendere la vera gloria di Dio, dice Gesù poco prima della sua passione, lasciandoci così la certezza che ogni esistenza è difesa e portata alla sua pienezza dall’amore del Padre. Offrire una costante testimonianza ed essere certi, nonostante tutto, delle sue promesse di vita è quanto il Signore richiede da noi.

don Paolo

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8 novembre 2015 – Ultima Domenica dell’Anno Liturgico – Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo (anno B)

L’anno liturgico si conclude con un’immagine solenne – quella del re – che ha un valore non solo simbolico e universale, ma anche riassuntivo di quanto abbiamo celebrato nei misteri dell’Incarnazione, della Pasqua e della Pentecoste: Gesù il Cristo conduce e porta a pienezza la storia dell’umanità, recuperando anche ogni dramma e contraddizione.

Questo Signore non impone nulla, il suo peso è leggero e il suo esempio è di mitezza e di bontà. Avere piena fiducia in Lui significa imparare a “pensare secondo Dio” e ad assumere con convinzione, nei confronti di ogni persona e situazione, i suoi sentimenti: rinnoviamo quindi volentieri in questa festa il proposito di una sincera sintonia.

don Paolo

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