22 gennaio 2017 – Terza Domenica dopo l’Epifania (anno A)

Ancora un segno, raccontato nel vangelo di Luca: da pochi pani e pesci ad un abbondante ristoro preparato dal cuore e dalle mani di Gesù. Mentre i discepoli suggeriscono di rimandare tutti a casa, Gesù li fa sedere a gruppi e li nutre. Le sue vie e i suoi modi sono davvero molto più accoglienti e teneri rispetto ai nostri!

Quando qualcosa manca – a Cana il vino, qui il cibo – il Signore c’è sempre ed esorta ad utilizzare tutto quello che ciascuno può dare. L’amore continua a fare miracoli nella storia servendosi di piccole cose e di ideali sinceri. Ammettendo di avere talora negato il possibile, rinnoviamo a Dio l’offerta di noi stessi.

don Paolo

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15 gennaio 2016 – Seconda Domenica dopo l’Epifania (anno A)

Continuano le epifanie del Signore, sia nel dono del vino nuovo e migliore, a Cana, sia nei volti e nelle storie di migranti e di rifugiati nei quali Lui ha detto di essere presente e vicino a noi, in ogni tempo e in ogni luogo. La fredda e inquieta acqua delle traversate può diventare vino grazie alla nostra accoglienza solidale.

Non possiamo rallegrarci per il primo miracolo di Gesù e non riconoscere che questo è il segno che anche noi possiamo offrire a chi si allontana forzatamente dalle proprie terre e radici. Davanti e insieme al Dio fatto uomo assumiamo la nostra responsabilità di “essere sale e luce… per la vita del mondo”.

don Paolo

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8 gennaio 2017 – Domenica dopo l’Epifania – Battesimo del Signore (anno A)

Il Battesimo di Gesù, nel pieno tempo della sua maturità umana, è la vera epifania del Signore. I racconti della nascita e il periodo formativo vissuto a Nazareth approdano alla presentazione che il Padre e lo Spirito fanno del Figlio lungo le sponde del Giordano, in un gesto solidale con un’umanità segnata dalla fragilità.

L’immersione nell’acqua esprime il coinvolgimento che Gesù sceglie con la vita comune delle persone di ogni tempo e luogo. Questa condiscendenza è ragione di speranza e radice di salvezza: l’amore con cui il Padre ama Gesù, nella vita e fino e oltre il “battesimo di fuoco” della morte, avvolge anche ciascuno di noi.

don Paolo

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6 gennaio 2017 – Epifania del Signore (anno A)

Gesù è “gloria del popolo” dell’Alleanza ma anche “luce per illuminare le genti”, come afferma il vecchio Simeone, tenendo tra le braccia il Figlio di Dio. La gioia del Natale non può restare soltanto un’esperienza spirituale, nell’intimità di ciascuno, ma è la buona notizia del Dio vicino che deve raggiungere tutti.

La liturgia dell’Epifania trova accanto a Gesù persone di altre culture che offrono i loro doni. Nessuno in realtà è lontano da Dio ma tutti siamo sollecitati ad andargli incontro e ad attenderlo. Questa luminosa solennità ci doni di riscoprire gli aspetti, diversi e unitari, che compongono il legame con Lui e tra tutti i popoli.

don Paolo

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1° gennaio 2017 – Ottava del Natale del Signore (anno A) – Giornata mondiale della Pace

Il passaggio da un anno all’altro è illuminato dall’evento natalizio: la venuta di Dio libera il mondo e il tempo da ogni frantumazione e paura. “L’immagine e la somiglianza di Dio in ogni persona – afferma papa Francesco – ci consentono di riconoscerci a vicenda come doni sacri dotati di un’immensa dignità”.

La creatività di Dio nel calarsi tra noi si potrà continuare riconoscendo – aggiunge il Papa – che Gesù “tracciò e visse la via della nonviolenza attiva” e che “il vero campo di battaglia in cui si affrontano la violenza e la pace è il cuore umano”. Imploriamo pertanto la grazia di vivere il nuovo anno come “artigiani di pace”.

don Paolo

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25 dicembre 2016 – Natale del Signore (anno A)

Il nostro Dio assume la misura e la forma dell’uomo: ecco la ragione vera della gioia natalizia, accompagnata da gratitudine e stupore. Questo straordinario avvicinamento ci spinge a osare, a nostra volta, il progetto e lo stile di Dio, che danno pienezza e perfezione alla nostra esperienza.

In questa celebrazione della nascita di Gesù esprimiamo il desiderio e il proposito di vivere nella consapevolezza di un Signore presente e vicino, che libera da ogni tristezza e paura e che propone di vivere per amore e nella gratuità. La bellezza e la gloria di Dio abiti la terra, grazie alle donne e agli uomini da Lui molto amati.

don Paolo

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18 dicembre 2016 – Sesta Domenica di Avvento (anno A)

L’ultima domenica dell’Avvento nel rito ambrosiano è dedicata a contemplare il mistero che unisce la Madre al Figlio di Dio che da lei sta per nascere. Lo stupore e l’adorazione conducono a cogliere anche la responsabilità del consenso che Dio continua a chiedere ad ogni credente per venire e restare nel mondo.

La divina maternità di Maria rende evidente la grandezza e la novità dei progetti di Dio rispetto alle nostre prospettive. Sapendo com’è difficile cambiare anche le più piccole abitudini, invochiamo – tramite la Vergine Madre – il dono di quella sapienza spirituale che sa adeguare la normalità della vita alla volontà del Padre.

don Paolo

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11 dicembre 2016 – Quinta Domenica di Avvento (anno A)

L’incontro con il Signore deve avvenire gradualmente: solo così diverrà assoluto. È evidente quindi l’importanza di intermediari che favoriscano la sintonia. I profeti annunciano che il Messia verrà dopo un angelo dell’Alleanza, san Paolo nota il valore educativo della Legge di Mosè e i Vangeli presentano il Precursore.

Come altri ci hanno avviato e guidato a conoscere e seguire il Signore Gesù, così possiamo essere anche noi mediatori utili alla fede dei fratelli. “Rivestiti di Cristo” con il dono del Battesimo, abbiamo la grazia di realizzare la sua Parola e di diffondere la sua proposta di vita che conduce alla pienezza dell’umano.

don Paolo

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8 dicembre 2016 – Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Il percorso di Avvento non è deviato ma rafforzato dallo sguardo con cui la liturgia ci convoca per contemplare lo splendore di Maria, dal suo concepimento immacolato all’assunzione gloriosa. La Vergine di Nazareth è l’accogliente per eccellenza, Colei che si è aperta a Dio volentieri e totalmente.

Anche a noi Dio ha pensato – afferma san Paolo – scegliendoci “prima della creazione del mondo… per renderci santi e senza difetti”: specchiamoci quindi in questa umile giovane donna con il desiderio di lasciare trasparire, come lei, il riflesso luminoso di Dio e di irradiare, in ogni atto della vita, il suo splendore.

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4 dicembre 2016 – Quarta Domenica di Avvento (anno A)

Un vangelo di Pasqua nel tempo di Avvento: ecco la sorpresa di questa domenica che ci avvicina al Natale, facendoci contemplare la venuta del Signore nella sua maturità umana per compiere l’opera di salvezza che il Padre gli ha affidato. La semplicità di Cristo corrisponde alla gioia che gli umili cercano e trovano in Dio.

La vita umana di Gesù, dalla nascita alla sua ascensione, è la traccia migliore per il nostro percorso: venire, entrare, essere e abitare nella volontà del Padre. Le piccole occasioni di ogni giornata, vissute con il desiderio di donare Dio al mondo e il mondo a Dio, sono ingressi che il Signore continua ad attraversare.

don Paolo

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