1° Marzo 2020 – Domenica all’inizio di Quaresima (anno A)

“Quanto più ci lasceremo coinvolgere dal Mistero pasquale, tanto più riusciremo a sperimentare la misericordia gratuita di Dio per noi. Non lasciamo perciò passare invano questo tempo di grazia nella presuntuosa illusione di essere noi i padroni dei tempi e dei modi della nostra conversione a Lui”. Così scrive papa Francesco per questa Quaresima.

Il punto di partenza di una vita che vuole rigenerarsi può consistere nella coscienza filiale, un titolo di grande onore però stranamente trascurato. La prima pagina dei Vangeli quaresimali ritorna con il suo ritornello: “Se tu sei figlio di Dio…”. Si tratta di recuperare un’identità che non si può perdere ma si arriva a dimenticare e perfino ad ignorare.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera : LA NOSTRA VITA DIA GLORIA A DIO !

La determinazione che Gesù manifesta dinanzi al nostro Avversario è fondata sulle certezze del Libro di Dio. Impegniamoci a mantenerlo aperto e a dedicargli tempo per conoscere quella verità che ci educa ad essere liberi, convinti, sereni e utili anche ad altri. PREGHIAMO:

La prova è una difficoltà ma anche una necessità: occorre saggiare se sappiamo davvero affrontare qualcosa di impegnativo ma di possibile. In questa preparazione alla Pasqua aprici a qualche sfida che ci è necessaria, sapendo rinunciare, scegliere e perseverare. PREGHIAMO:

Esistono praticanti, ritenuti molto devoti, che pensano alle malattie, alle calamità e alle disgrazie come “castighi di Dio” da contrastare con interminabili suppliche. Concedi a costoro di riconoscere l’enorme distanza tra false convinzioni e l’identità che hai rivelato. PREGHIAMO:

La sospensione delle celebrazioni eucaristiche comunitarie ci stimoli a dare maggiore valore a quell’Incontro che rischiamo di vivere solo come un’abitudine. La Cena cui tu ci inviti con sorprendente amore sciolga le nostre freddezze e ravvivi la gratuità del bene. PREGHIAMO:

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23 Febbraio 2020 – Ultima Domenica dopo l’Epifania, detta “del perdono” (anno A)

Il perdono, nella sua verità, è una delle più alte espressioni dell’amore: infatti non si tratta solo di togliere la barriera costituita dall’offesa ricevuta o inflitta, ma di ricreare totalmente le condizioni della relazione fraterna. La parabola che ci viene proposta oggi, in prossimità della Quaresima, indica non tanto i percorsi bensì il traguardo a cui l’amore riconduce.

Comprendiamo così l’importanza del verbo “ritornare”, che delinea il movimento spirituale del perdono: ritornare sui propri passi o ripartire incontro non può che portare ad una condizione che sta con la pienezza del vivere. Ci conceda il Signore di ascoltarlo parlare al nostro spirito e di vincere quelle asperità interiori che ci lasciano distanti e infelici.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera : CRESCA, PADRE, LA SINTONIA CON TE !

La gioia del ritornare a casa non può essere paragonata con le ragioni dell’allontanarsi. Il nostro Dio rispetta e sa attendere, corre incontro, si apre all’abbraccio e ricostruisce legami in un clima di festa. Liberaci dall’orgoglio che giustifica il mantenere le distanze. PREGHIAMO:

Pur restando presente nella casa, il figlio maggiore si rivela estraneo ed indignato nel giudicare il fratello e il padre. Gesù allude così a quanti presumono di essere fedeli. Aiutaci ad approfondire e a condividere i sentimenti e le scelte del Padre misericordioso. PREGHIAMO:

È passato quasi inosservato, se non per la visita finale del santo Padre, l’incontro a Bari dei Vescovi dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Uniti da questo mare, i popoli dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa siano solidali nella pace, libertà, fraternità e speranza. PREGHIAMO:

L’epidemia virale e l’intolleranza che sfocia nel terrorismo segnano le cronache di questo periodo e generano esagerazioni, diffidenze e paure. Affrontando il male nelle diverse forme, come credenti rendici capaci di bene e di affidare a te preoccupazioni e desideri. PREGHIAMO:

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16 Febbraio 2019 – Penultima Domenica dopo l’Epifania, detta “della Divina Clemenza” (anno A)

La “divina clemenza”, che sta nel titolo di questa domenica, altro non è che l’amore di Dio che ci viene incontro e si offre gratuitamente. Siamo così esortati a scrutare l’avvicinarsi del tempo quaresimale, con il suo richiamo ad un rinnovamento, al quale la considerazione della fiduciosa benevolenza del Signore Gesù dà sempre un valore decisivo.

La benevolenza non è ingenua e ristretta, bensì spalancata verso nuovi orizzonti: “Neppure io ti condanno: va’ e d’ora in poi non peccare più”. L’incontro con l’umanità di Gesù genera sempre uno slancio nuovo: “quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi”come affermava Isaia.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera : SCRIVI PAROLE TUE SULLA NOSTRA POLVERE !

“Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra”: Egli vuole fare di ognuno di noi un suo messaggio, valorizzando quella polvere che siamo. Abbassa i nostri sguardi superbi, i giudizi taglienti e rendici capaci di chinarci per sollevare, perdonare e ricominciare. PREGHIAMO:

Una delle forme più vere di preghiera è quella dell’intercessione, che invoca per altri la fedeltà di Dio, come abbiamo ascoltato nel libro di Barùc. Di fronte agli eventi che ci rattristano e ci inquietano, donaci la saggezza di implorare la grazia anche per i malvagi. PREGHIAMO:

“Dopo l’amore che ci unisce a Dio – scrive papa Francesco nell’Esortazione sulla gioia dell’amore – l’unione coniugale possiede tutte le caratteristiche di una buona amicizia: ricerca del bene dell’altro, reciprocità, intimità, tenerezza, stabilità e una somiglianza che si va costruendo con la vita condivisa”. Gli sposi siano attivi nel ravvivare il loro legame. PREGHIAMO:

Mentre la legge naturale conduce dalla vita alla morte, lo Spirito santo – ci ha ricordato san Paolo – vince ogni decadenza e sprigiona novità. ANTONIO GRECO, CARLAMARIA MAZZETTI, GIOVANNA D’ADDA e tutti i defunti siano felici nel tuo sorprendente amore. PREGHIAMO:

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9 Febbraio 2019 – Quinta Domenica dopo l’Epifania (anno A)

“C’è un credente e un non credente dentro di noi, sia in chi crede sia in chi non crede” diceva il cardinale Martini, che ricordiamo a quaranta anni dal suo ingresso a Milano, e il Vangelo oggi ripropone questa interiore oscillazione. Gesù rileva l’incredulità dei credenti mentre incontra la fiducia assoluta di un padre che si rivolge a lui per il figlio.

Anche questo secondo segno o miracolo, compiuto a Cana come il precedente, è avvolto nella tenerezza che Gesù vuole donare insieme al prodigio. Se agli uomini importa soprattutto l’effetto, ossia il beneficio ottenuto, al Signore interessa manifestare prima di tutto la comprensione e il suo affetto senza fare distinzioni: “Va’, tuo figlio vive!”.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera : LA FEDE, SIGNORE, PERMANGA IN NOI !

“Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino”: quanto vorremmo essere anche noi capaci di fare altrettanto! Infatti Gesù fa notare che “se non vedete segni e prodigi voi non credete”. Guidaci ad una fede che non ponga condizioni. PREGHIAMO:

Il dono della guarigione operato con amore da Gesù ci porta a pensare ai malati, a tutti i sofferenti e a coloro che ne hanno cura. Lui che ha molto patito aiuti ciascuno di loro ad ispirarsi al Vangelo per rinnovare la fiducia e per offrire le ragioni della tua consolazione. PREGHIAMO:

Si riscopre l’attenzione sul volontariato e sul valore del servizio civile a fronte delle diverse circostanze, locali e mondiali, in cui si manifesta l’esigenza di una gratuita solidarietà. Ispira i credenti a vivere senza riserve quella dedizione che è fonte di gioia. PREGHIAMO:

Il 10 febbraio di 40 anni fa giungeva in Duomo il nuovo Vescovo, Carlo Maria Martini, e si presentò dicendo: “Gesù, figlio di Dio… ecco l’unico oggetto del mio annuncio, l’unica cosa che avrò a cuore di dire e di dare con gesti e parole a voi e con tutti voi, finché il Signore mi darà vita e parola”. Facendone grata memoria rinnoviamo questo proposito. PREGHIAMO:

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2 Febbraio 2020 – Presentazione del Signore (anno A)

“Aprite le porte alla vita!” è il tema di questa giornata ecclesiale dedicata alla dignità di ogni persona e “aprite la vita a Dio!” potrebbe essere l’esortazione che la festa della presentazione di Gesù al Tempio fa risuonare oggi, rievocando ancora una volta il mistero natalizio. Dal riconoscere che ogni esistenza è grazia emerge l’impegno di averne cura.

Come profetizzato dal saggio Simeone, Gesù viene tra noi come “segno di contraddizione”, come pietra d’inciampo tra una vera e falsa religiosità, come rivelatore della verità o della vanità di ogni essere umano. “Chi resisterà al suo apparire, chi sarà degno di Lui?” si chiede il profeta: la risposta è contenuta e svelata dalla luce o dal buio dei nostri giorni.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera : OGNI PASSO, SIGNORE, NELLA TUA LUCE !

Entra nel Tempio, che è la sua casa, Colui che viene come luce per illuminare la vita di ciascuno e la storia del mondo. Ritornerà da adulto e lo troverà occupato da commerci e da intrighi. Il nostro venire in chiesa sia per incontrare Dio e amare i fratelli con sincerità. PREGHIAMO:

Simeone definisce Gesù un “segno di contraddizione”, destinato a fare chiarezza e a mettere ordine nell’animo di chi lo incontra. Sia costante il confronto tra la sua proposta e la nostra vita così che nessuna nostra scelta sia determinata senza o contro il Vangelo. PREGHIAMO:

“L’ospitalità della vita – scrivono i Vescovi italiani – è fondamentale: siamo stati ospitati, accolti, per imparare a fare altrettanto. Ogni differenza va riconosciuta e valorizzata, non eliminata”. Dal tenere aperte le porte ad ogni vita tutti riconoscano la fede che ci anima. PREGHIAMO:

Il piccolo CHRISTIAN viene presentato al Tempio per il sacramento del Battesimo. Possa trovare, insieme ai nostri figli che crescono, luce e amore in famiglia e anche in questa comunità, dove lo Spirito effonde carismi utili per tutti e crea relazioni vivaci e sincere. PREGHIAMO:

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26 Gennaio 2020 – Festa della Santa Famiglia (anno A)

“Il diventare uomo del Figlio di Dio – scrive l’Arcivescovo nella lettera pastorale – non è stato un istante, ma una docilità al tempo, alle circostanze, alle relazioni… Gesù a Nazareth viveva il suo presente quotidiano come una sorta di apprendistato della vita degli uomini. Lui che era in principio presso Dio ha semplicemente vissuto la vita dei figli degli uomini”.

Gesù è maturato umanamente attraverso l’esperienza della famiglia, che ha quindi ha grande importanza nella storia di ciascuno. Tanti possono sicuramente riconoscere che gli anni della crescita sono stati decisivi per l’introduzione alla fede e per le intuizioni essenziali. Riconosciamo e rinvigoriamo allora la gioia di condividere questa esperienza!

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera : CON TE, SIGNORE, AMORE E CASA !

La complessità e la fretta ci portano a trascurare talora anche le relazioni più importanti e preziose. Senza volerlo ci si allontana e si rimane distanti, come accadde alla santa famiglia. Donaci la capacità di accorgerci, la volontà di cercarci, la gioia di ritrovarci. PREGHIAMO:

Comprensione, bontà, umiltà, pazienza e dolcezza sono gli ingredienti che san Paolo ritiene indispensabili per vivere bene insieme, tra congiunti e nella comunità cristiana. Aiuta ciascuno di noi ad attingerli dalla parola e dall’esempio di vita che ci hai lasciato. PREGHIAMO:

Ogni evento della vita – diceva il saggio Siracide – è un’occasione in cui possiamo offrire il nostro amore. Rendici persuasi di dover imparare molto per essere davvero capaci di amare, guidaci nel dominare le reazioni e nel cogliere il positivo in ogni contrarietà. PREGHIAMO:

La storia della nostra famiglia è anche la storia della Provvidenza di Dio verso di noi: siamo stati amati da Lui attraverso i nostri cari. Rendici grati e sereni e accogli con te FRANCESCO CERAUDO, ARMANDA VILLA, SAVERIO DARDANO e i nostri cari parenti. PREGHIAMO:

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19 Gennaio 2020 – Seconda Domenica dopo l’Epifania (anno A)

Sorpreso dalla sensibilità di sua Madre, che si accorge dei particolari, Gesù sorprende sposi, invitati e discepoli con un dono inatteso ma di grande valore. Infatti con il primo dei suoi segni prodigiosi offre la certezza che non soltanto soccorre nella necessità ma collabora alla gioia dell’amore e al gusto che ogni esistenza è chiamata a raggiungere e a donare.

La terza epifania – dopo quella dei magi e del Battesimo nelle acque del Giordano – precisa ulteriormente il significato della venuta del Signore tra noi: Egli è sorgente inesauribile di una vita imbevuta di gusto. Quando giungerà la sua ora, nei giorni della Pasqua, confiderà: “Vi ho detto tutto questo perché la mia gioia sia anche in voi e la vostra gioia sia perfetta”.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera : REGALA NUOVO GUSTO ALLA NOSTRA VITA !

La vita si può gustare come un vino buono o sopportare come un cibo da ingoiare per continuare a vivere. L’incontro con il Signore cambia l’esistenza e dona intensità e gioia senza mutare gli scenari. Affidiamo la nostra quotidiana normalità a Lui che fa prodigi. PREGHIAMO:

Nonostante l’appello di Gesù a restare uniti, la Chiesa ha conosciuto nella sua storia successive divisioni. “Lo Spirito santo viene in aiuto alla nostra debolezza” diceva san Paolo: invochiamolo affinché ispiri e sostenga passi convergenti verso il progetto di Dio. PREGHIAMO:

Dopo la prima Comunione, che un gruppo di nostri ragazzi vive oggi, vorremmo non finisse mai il vino della gioia. Insieme alle famiglie e alla nostra comunità, cresca in loro la voglia di ascoltarti e il desiderio di restare con te, che non deludi e non abbandoni. PREGHIAMO:

“Nella speranza siamo stati salvati”: così la tua Parola ci fa certi che il futuro è amico del bene. Crediamo che dalla roccia può uscire acqua, dal male il bene e dalla morte la vita per ANTONIO MENDOLICCHIO, LUCIANA AIRAGHI e per i defunti, sempre viventi in te. PREGHIAMO:

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12 Gennaio 2020 – Battesimo del Signore (anno A)

Tra l’apparizione della stella luminosa che ha condotto da lontano i sapienti orientali e i cieli aperti da cui discendono, lungo le rive del Giordano, lo Spirito come una colomba e la voce del Padre che proclama Gesù “figlio amatissimo”, è passato più di un quarto di secolo, del quale i Vangeli non raccontano quasi nulla, lasciando immaginare una vita normale.

La prima scelta di Gesù è un indizio di un’accurata preparazione alla missione: essa si pone subito a fianco dell’umanità, segnata dal limite e dal peccato, che rischiano di sciupare il progetto divino, ma che trova disponibile quella giustizia che si chiama misericordia. Con il Battesimo siamo diventati irrevocabilmente “concittadini dei santi e familiari di Dio”!

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera: RENDICI DAVVERO FIGLI E FRATELLI !

La discesa del Signore Gesù prosegue: scende dalla Galilea e si immerge nell’acqua del Giordano che scorre, in fila con chi è desideroso di trasparenza e novità per la propria vita. La coscienza delle nostre fragilità e colpe non prevalga mai sulla sua benevolenza. PREGHIAMO:

Molte delle distinzioni che usiamo di solito non valgono più: non ci sono lontani o vicini, stranieri od ospiti, santi o peccatori, ma soltanto figli amatissimi, abitati dallo Spirito e chiamati a rendere gloria all’unico Padre. Donaci atteggiamenti accoglienti e unitivi. PREGHIAMO:

Da essere battezzati occorre diventare credenti: il sacramento iniziale va custodito e coltivato attraverso percorsi educativi. I genitori li sappiano offrire a se stessi e ai figli; gli adulti e i giovani si impegnino a sceglierli per essere all’altezza della chiamata ricevuta. PREGHIAMO:

Con la sua proposta di vita, Cristo vuole abbattere ogni muro di separazione che divide e genera inimicizia e ostilità. Ogni contrasto presente nel mondo sia superato dal dialogo e dal desiderio della pace e la gioia eterna avvolga VIRGINIO MORETTI e tutti i defunti. PREGHIAMO:

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6 Gennaio 2020 – Epifania del Signore (anno A)

La solennità dell’Epifania fa parte integrante della liturgia natalizia e ha la stessa dignità di quanto abbiamo celebrato il 25 dicembre. Soltanto si allarga l’orizzonte: questa venuta non riguarda solo il popolo ebraico, ma l’Alleanza con le sue promesse di vita e di amore coinvolge l’intera famiglia umana e, rispetto a Dio, non esistono distanze incolmabili.

Nella pienezza della sua maturità umana, Gesù, innalzato sulla croce, attirerà a sé tutto il genere umano come una luce di salvezza universale e manderà i discepoli di ogni tempo, compresi noi, dappertutto affinché a nessuno manchi mai la chiamata, i segni evidenti e la grazia sufficiente per attraversare i contorti sentieri della vita fino all’abbraccio di Dio.

don Paolo

Qui le letture della Messa Vigiliare: https://spl.ink/letture_06012020V
Qui le letture della Messa del Giorno: https://spl.ink/letture_06012020

Partecipiamo alla preghiera : RISCHIARACI MENTE E PASSI, SIGNORE !

Per incontrare Dio, occorre uscire dalle nostre abitudini e mettersi in cammino, occorre desiderare e cercare, occorre non stabilire condizioni né limiti. Lo si trova dove non lo si aspetta, tra luci e ombre, tra smarrimenti e sorprese. Facci abbandonare le nostre difese. PREGHIAMO:

Accanto a noi e nella nostra comunità sono giunti “nuovi magi” del terzo millennio, provenienti da lontani Paesi ma attratti e condotti dalla luce della stessa fede. Aiutaci a considerare l’esperienza di essere “Chiesa dalle genti” come uno stimolo e una risorsa. PREGHIAMO:

Contempliamo la visione luminosa e unitaria di Gerusalemme, secondo la descrizione del profeta Isaia, e consideriamo il tumultuoso scenario del Medio Oriente, attraversato da minacce e violenze, da contrasti, fazioni e ingerenze. Prevalgano il dialogo e gli accordi. PREGHIAMO:

Una luce appaia anche all’orizzonte della vita dei nostri parenti e amici, adulti e giovani, che per ora vivono come se Dio non esistesse. Non manchi loro, anche da parte nostra, un’orante intercessione, un’umile testimonianza e qualche coraggiosa proposta di fede. PREGHIAMO:

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5 Gennaio 2020 -Domenica dopo l’Ottava del Natale (anno A)

I nostri occhi contemplano ancora Gesù nella mangiatoia o tra le braccia di Maria ma la narrazione che oggi ci offre l’evangelista Luca mostra “il figlio del falegname” nella sinagoga di Nazareth dinanzi al rotolo delle profezie di Isaia, all’inizio della sua vita pubblica, che spenderà nel progetto del Padre privilegiando i poveri e gli oppressi.

Nelle pagine della Rivelazione biblica è seminata la sapienza di Dio che vuole abitare la terra attraverso la libertà dell’animo umano. Non è difficile però che prevalga un diverso modo di vivere, quello che si affida all’istinto e trascina lontano dalla Luce: “Colui che era la Luce venne nella sua casa, ma i suoi gli hanno preferito le ombre e le tenebre”.

don Paolo

Qui le letture: https://spl.ink/letture_05012020

Partecipiamo alla preghiera : SI VEDA IN NOI IL VANGELO !

Nella piccola sinagoga di Nazareth anche Gesù ascolta la parola del profeta Isaia e riconosce la sua missione nel dare vita a quelle promesse, che riguardano soprattutto i più fragili e isolati. Nel nostro “oggi” anche noi diamo gloria a Dio e visibilità al Vangelo. PREGHIAMO:

“Lo Spirito del Signore è sopra di me”: nulla sarà impossibile coltivando questa consapevolezza. Ravvivando l’Unzione ricevuta nel Battesimo e nella Cresima, donaci di invocare, ascoltare e assecondare il tuo Spirito, ritenendolo il nostro “Maestro interiore”. PREGHIAMO:

Allo Spirito santo si oppone – ricorda san Paolo – la nostra impulsività, l’istinto, incapace di dominio e di logica. Spesso lo stare insieme è sciupato da atteggiamenti immotivati. Infondici la capacità di pensare prima di agire e di comprendere quale sia il bene vero. PREGHIAMO:

Invochiamo percorsi di giustizia, di dialogo e di riconciliazione affinché giunga la pace per gli oppressi, la libertà per chi è vittima di se stesso, sguardi nuovi per chi vede solo il male e pienezza di vita per gli uccisi e per APOLLONIA FABRINI e ANGELA MOZZATI. PREGHIAMO:

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