13 settembre 2015 – Terza Domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno B)

“Il vento soffia dove vuole: uno lo sente, ma non può dire da dove viene né dove va. Lo stesso accade con chiunque è nato dallo Spirito” confida Gesù a Nicodemo, uomo dalla sincera sete di Dio. Il dono imprevedibile dello Spirito santo sta oggi al centro della comunicazione con la quale Dio ci raggiunge per sottrarci ad una fede insipida e stanca.

Aprirsi veramente a Dio, infatti, è come lasciarsi attraversare dal vento, che scuote, solleva e conduce dove non avremmo mai pensato. Imploriamo pertanto la grazia di una volontà disposta ad assecondarlo sempre, senza frenarlo o spegnerlo, con il desiderio che dentro di noi e nel mondo intero – come dice Isaia – “il deserto diventi giardino”.

don Paolo

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6 settembre 2015 – Seconda Domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno B)

Sia Mosè, a cui fanno ampio riferimento le pagine bibliche di questa domenica, sia Gesù sono stati fedeli al Padre e hanno servito la sua casa, cioè il popolo eletto. Il primo come incaricato di dare unità e consapevolezza a gente che non aveva in comune né origine né cultura e il secondo, come Figlio, per stabilire una sintonia perfetta e un’alleanza eterna.

La guarigione di un paralitico da 38 anni in giorno di sabato scatena una forte polemica tra Gesù e i Farisei, tesi a ricercare la propria gloria anziché quella di Dio. Questa scelta li rivela e li separa nettamente dalla buona tradizione di Mosè, a cui appartengono. A noi conceda il Signore di cercare, seguendo Gesù, soltanto la verità e la gloria del Padre.

don Paolo

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30 agosto 2015 – Prima Domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno B)

Poiché tutto sembra costarci fatica nel seguire Gesù, la liturgia ambrosiana ci propone di guardare attentamente la libertà e la scioltezza di Giovanni il Battista, dagli inizi della sua predicazione profetica fino al suo martirio, prezzo della verità. In una frase sta il suo segreto: “E’ lui, Gesù, che deve diventare importante; io invece devo mettermi da parte”.

Probabilmente questo vale anche per noi: se lasceremo il primo posto a Dio, la nostra vita diventerà più utile e gioiosa. Raccogliamo questo suggerimento che ci lasciano sia le pagine bibliche di questa domenica sia la coraggiosa e fedele testimonianza di quanti, in ogni tempo e luogo, sono vissuti consegnandosi al Signore Gesù con amore convinto.

don Paolo

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23 agosto 2015 – Domenica che precede il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno B)

L’esercizio della fede, che imbocca progressivamente la via della testimonianza, tende al dono di sé, che può arrivare talora anche al martirio. Così accade, due secoli prima di Giovanni il Battista e di Gesù, anche ai sette fratelli Maccabei e alla loro madre. Nella fedeltà fino alla morte è già evidente la certezza di continuare a vivere presso Dio.

A quanto pare, tornano tempi in cui la fede può costare molto: questo non deve generare reazioni di paura, bensì ragioni per manifestare con umiltà e coraggio le verità di fede che la Parola di Dio semina e fa maturare in noi. E’ questo, quindi, un tempo prezioso per rinnovare serenamente al Padre, insieme a Gesù, l’offerta della vita.

don Paolo

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16 agosto 2015 – Dodicesima Domenica dopo Pentecoste (anno B)

Annunciare la buona notizia del Vangelo, ossia la vicinanza di Dio e la venuta del suo Regno, con la vita e con la parola: ecco la missione senza limiti che Gesù affida a noi, suoi amici. Colui che abbiamo incontrato, Gesù il Signore, e ciò che da Lui abbiamo ricevuto esige di essere coltivato in noi e seminato in coloro tra i quali viviamo.

Non ci devono scoraggiare la durezza e il rifiuto che il Vangelo potrà trovare in noi stessi e in coloro ai quali siamo inviati. L’annuncio va portato senza riserve e reso credibile con uno stile di vita coerente e con la sicura fiducia che l’indifferenza e l’incredulità saranno sciolte nell’esperienza della fedeltà e della misericordia di Dio.

don Paolo

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15 agosto 2015 – Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria

Mentre in questo tempo di ferie tutto sembra rallentare per ritrovare un giusto ritmo, la fede della Chiesa ci invita a scrutare l’orizzonte della vita, che è dono di Dio e che in Lui trova pienezza e gioia dopo la traversata della vita. Maria, Porta del Cielo e Stella del mattino senza sera, ci introduce in una grande fiducia, fino al ritorno al Padre.

Lei, la donna “vestita di sole”, riflesso luminoso di Dio ma consapevole delle difficoltà, ci aiuta, come una Madre, ad esercitare le virtù necessarie e a confidare nella provvidenza di Dio che non verrà a mancare. Sia più dolce e forte quindi, grazie alla sua intercessione, anche il nostro legame con Gesù, “figlio di Dio e nato da donna”

don Paolo

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9 agosto 2015 – Undicesima Domenica dopo Pentecoste (anno B)

Ogni vero amore è di sua natura fedele e tenace e Dio ci assicura che Lui stesso per primo prova sentimenti appassionati per quelli che si aprono alla sua proposta. Nella parabola odierna è la vigna l’immagine che Gesù usa per far comprendere il progetto e la cura con cui il Padre vuole accompagnare la serena crescita dei suoi figli.

La fedeltà comporta la reciprocità e anche il perdono: queste esigenze, essenziali in ogni relazione importante, vengono rievocate dalle pagine del profeta Elia e dell’apostolo Paolo. Nell’Eucaristia si rinnova l’infinita benevolenza di Dio mentre, consapevoli della nostra aridità, noi ci impegniamo ad essere tralci fecondi nella vigna del Signore.

don Paolo

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2 agosto 2015 – Decima Domenica dopo Pentecoste (anno B)

Il tempio è il luogo privilegiato dove l’uomo cerca e incontra Dio: qui il Signore è presente con la sua fedeltà e la sua gloria e qui il credente viene per ascoltarlo, contemplarlo e rivolgersi a Lui “in spirito e verità”. All’importanza di questo legame filiale che fa di noi “un tempio vivente di Dio” siamo indirizzati dalle pagine bibliche di questa domenica.

Lasciamo soprattutto che il Signore ci incontri, ricordando le parole di Gesù: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi… perché portiate frutto”. Proponiamoci di tendere sempre più ad una fede motivata e coerente, che ci educhi a pensare e ad agire secondo Dio e che possa comunicare a chiunque ci avvicina la vita nel suo nome.

don Paolo

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26 luglio 2015 – Nona Domenica dopo Pentecoste (anno B)

C’è una via della vita e una via della morte: la prima consiste nel vivere per il Signore, secondo la sua parola e il suo esempio, la seconda nel vivere per se stessi giudicando ogni persona e cosa secondo i nostri criteri. La differenza è evidente e il traguardo diverso: infatti Gesù dice che chi dona la vita, la salva mentre chi se la tiene, la perde.

Pur conoscendo da tempo la sua vita, del tutto coerente con le sue parole, per noi è difficile aderire al Signore Gesù: il nostro egoismo emerge prima e di più della nostra disponibilità. Come Gesù si consegna al Padre giorno per giorno, così noi rinnoviamo oggi il proposito di vivere in ogni circostanza prima di tutto l’offerta di noi stessi a Dio.

don Paolo

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19 luglio 2015 – Ottava Domenica dopo Pentecoste (anno B)

Si può seguire Gesù per tanto tempo ma continuare a coltivare pensieri e desideri distanti dai suoi. Lo racconta oggi la pagina del Vangelo di Marco, con la richiesta presentata al Signore da due discepoli, ancora preoccupati di se stessi. Siamo avvertiti di quanto sia facile deviare dalla via del Vangelo, pur restando apparentemente fedeli.

Ciò che Dio desidera e gradisce è l’offerta della vita, come quella di Gesù al Padre fino alla fine e come quella che san Paolo vuole donare alle sue comunità con atteggiamenti di verità e di tenerezza. Chiediamo la grazia di orientarci anche noi stabilmente e con gioia verso l’amore che cerca la gloria di Dio nel servire i fratelli.

don Paolo

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